giovedì 8 maggio 2014

Piano FCA 2014-2018: il testo integrale della lettera di Elkann e Marchionne ai dipendenti


«Cari Colleghi, ci sono dei momenti nella vita di un individuo, come in quella di un’organizzazione, in cui si compiono dei salti evolutivi. Sono i momenti più importanti, perché ti spingono ad adottare una prospettiva diversa su te stesso e sul tuo futuro, ti danno la forza per cambiare in modo radicale la tua vita e per migliorarla. Il 6 maggio 2014 rimarrà una data importante perché, per Fiat Chrysler Automobiles e per tutti noi, rappresenta l’inizio di uno di quei salti evolutivi. Di fronte ad una platea di circa 400 persone - tra membri della comunità finanziaria internazionale, concessionari, fornitori, organizzazioni sindacali e giornalisti - abbiamo presentato il percorso che FCA compirà da qui fino al 2018. Abbiamo illustrato i nostri obiettivi economici e finanziari, anno per anno, i nostri target di vendita a livello globale e per singole aree geografiche, il piano prodotto e le linee strategiche di sviluppo dei singoli marchi. E’ stata una giornata che abbiamo atteso per lungo tempo, fin da quando il sogno di integrazione tra Fiat e Chrysler ha iniziato a prendere corpo cinque anni fa. Il piano quinquennale disegnato per FCA non rappresenta semplicemente un nuovo capitolo. Quella che abbiamo appena aperto è la prima pagina di un libro completamente nuovo. Per la prima volta ci siamo presentati al mondo non come due grandi aziende che condividono una partnership. Ci siamo presentati come un’entità unica, come il settimo costruttore del mondo, con un team di leader unito, con ambizioni e obiettivi comuni. Ci siamo presentati come un’organizzazione globale fatta di 300.000 persone che credono in un progetto di valore e intendono dare il meglio di se stessi per realizzarlo. A breve renderemo disponibile un video con la sintesi dell’Investor Day in modo tale che, se lo volete, possiate vedere e sentire di persona i piani di sviluppo per ogni marchio e per singola area. Ma oggi ci teniamo a raccontarvi direttamente i punti salienti di questa storia, che è poi il racconto del nostro futuro insieme. Lo vogliamo fare perché sarete voi, in qualunque parte del mondo vi troviate a lavorare, i protagonisti e artefici di questo futuro. Il percorso che inizia oggi, e per il quale abbiamo messo sul piatto circa 50 miliardi di euro di investimenti nel corso dei prossimi cinque anni, ci porterà a creare una realtà profondamente diversa, che seguendo rigorosamente il piano di sviluppo, passo dopo passo, arriverà nel 2018 a piazzarsi tra i leader indiscussi del settore, con un livello di vendite annuali di 7 milioni di unità nel mondo. Sarà un gruppo che tutte le aree geografiche e tutti i marchi contribuiranno ad alimentare e a far crescere. Sarà un’azienda che raggiungerà un livello di fatturato di 132 miliardi di euro, un utile netto di circa 5 miliardi, avrà margini quasi doppi e un debito netto quasi azzerato, entrando a pieno titolo nel club dei migliori. Altri tra i cambiamenti più significativi riguarderanno due dei nostri marchi. Alfa Romeo, con una nuova organizzazione e un piano prodotti aggressivo, avrà la possibilità di valorizzare il proprio DNA e sviluppare il potenziale straordinario che finora è rimasto inespresso, diventando un leader tra i marchi premium con circa 400.000 unità vendute all’anno. Jeep diventerà un vero marchio globale, con presenze di peso in Asia e in America Latina e un target al 2018 di triplicare le vendite rispetto all’anno scorso. Questo è un piano coraggioso e di rottura, è un piano che parla di impegno e di ambizione per Fiat Chrysler Automobiles nel mondo. Oggi lo possiamo affrontare con serenità non solo perché ne abbiamo le capacità, ma soprattutto perché siamo diversi. Diversi da quello che eravamo in passato e diversi dai nostri concorrenti. Le esperienze che abbiamo vissuto in questi ultimi anni ci hanno cambiati profondamente, ci hanno reso più forti, più maturi e più sicuri delle nostre possibilità; ci hanno preparati al grande salto. Siamo diversi perché conosciamo i venti della crisi, quella interna all’azienda e quella esterna dei mercati, li abbiamo provati sulla nostra pelle e ne siamo usciti vivi e temprati. Siamo diversi perché abbiamo costruito la nostra nuova identità sull’apertura culturale e sull’integrazione, che sono le risorse più preziose per l’arricchimento umano e professionale di qualunque individuo. Siamo diversi perché il collante che tiene insieme questo gruppo è il più potente che possa esistere: è la nostra cultura, è una filosofia aziendale basata sui principi dell’onestà e della correttezza, sui valori della trasparenza e della condivisione, sul senso di responsabilità e sul rispetto, tra colleghi e verso il mondo esterno. Questo è quello che ci rende speciali e credo sia anche la migliore garanzia che abbiamo nel raggiungere gli obiettivi che ci siamo fissati. Grazie ad ognuno di voi per quello che avete fatto finora e per il contributo che darete a scrivere la nuova avventura del nostro futuro».
(Fonte: www.lastampa.it - 7/5/2014)

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