domenica 7 settembre 2014

Fiat: perché la Punto non è andata di Corsa


Leggendo l’ultimo report Jato Dynamics sulle 10 auto più vendute d’Europa mi è caduto l’occhio sul quinto piazzamento: Opel-Vauxhall Corsa, 19.877 unità vendute nel mese di luglio. “Come fa la Corsa a stare ancora li’ – mi son chiesto – vendendo addirittura più del 2013 (+16,77%), dopo 8 anni di vita commerciale e a poche settimane da debutto del nuovo modello?” Poi ho capito che questa domanda ne sottointendeva un’altra più inconscia. Ovvero, com’è possibile che la Fiat Grande Punto, la cugina di sangue di questa Opel Corsa – perché nata sulla stessa piattaforma un anno prima – sia sparita dalla circolazione? Eppure la Grande Punto, quand’è stata lanciata nel 2005 era bella, la più bella del segmento B con un design firmato dalla matita di Giugiaro. Aveva le dimensioni giuste, una gamma motori completa e contenuti tutto sommato competitivi. Tant’è che nel 2006 fu per alcuni mesi l’auto più venduta d’Europa e ha vinto svariati premi, compreso il Volante d’Oro in Germania. E poi? Diciamo che Fiat si è un po’ persa per strada muovendosi tardi e male sull’evoluzione del prodotto. Nei primi anni è stata comunicata molto l’immagine e poco la sostanza del modello (peraltro valida), alcuni aggiornamenti funzionali alla percezione del prodotto sono arrivati tardi (vedi l’ESP di serie o equipaggiamenti come il navigatore), e in alcuni mercati non è stata sviluppata a dovere la gamma e quindi il posizionamento dei prezzo. Quindi la crisi che nel 2008 ha iniziato a mordere il mercato ha reso tutto più difficile, ma l’errore più grande è stato commesso l’anno successivo con la presentazione del restyling cosiddetto di “metà carriera”. Intendiamoci, dopo quattro anni un’automobile ha bisogno di un aggiornamento, ma quando si ha per le mani un prodotto di successo va fatto con criterio. Fiat però decise di cambiare le carte in tavola, stravolgendo il design originario e addirittura cambiando il nome dell’auto, da Grande Punto a Punto Evo. Una mossa, quest’ultima, che ha ingenerato confusione, svilito l’immagine del modello e compromesso irrimediabilmente il suo posizionamento. Se ne sono accorti (tardi) anche in Fiat: nel 2012 è stato fatto un ulteriore aggiornamento correttivo sia dello stile che del nome, da Fiat Punto Evo a Fiat Punto... Opel, dal canto suo, in 8 anni non ha mai cambiato il nome “Corsa” e pure il design del modello si è evoluto poco. Semplicemente perché non era necessario. Hanno lavorato alla tedesca maniera, sulla sostanza e quindi su motori, equipaggiamenti, allestimenti e prezzi. Sicuramente non è mancata una buona dose di fortuna, ma riuscire a vendere 2,8 milioni di auto non è mai una casualità. L’ironia della sorte vuole che la nuova Opel Corsa che vedremo al Salone di Parigi nascerà ancora sullo stesso pianale del vecchio modello ovvero della Fiat Grande Punto/Punto Evo/Punto. Che invece non avrà un’erede, o meglio sarà un altra cosa con un nuovo nome.
(Fonte: www.carblogger.it - 27/8/2014)

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