giovedì 11 settembre 2014

Ferrari: via Montezemolo, arriva Marchionne


«Si chiude un’epoca». Ma Ferrari non si ferma, «ci sono le premesse per una ulteriore crescita». Durante una conferenza stampa congiunta, mercoledì a Maranello, con a fianco Sergio Marchionne, Luca Cordero di Montezemolo ha annunciato le sue dimissioni dalla presidenza di Ferrari. Montezemolo lascerà su sua richiesta, il 13 ottobre, a conclusione del festeggiamenti per i 60 anni di Ferrari in America. La presidenza sarà assunta dall’ad di Fiat, Sergio Marchionne. A Montezemolo spetterà una liquidazione di 27 milioni di euro. Fiat spiega in una nota che all’ex presidente della rossa sarà corrisposta un’indennità di fine mandato pari a 13 milioni e 710 mila euro. In aggiunta saranno a lui corrisposti altri 13 milioni e 253 mila euro a fronte dell’impegno di Montezemolo a «non svolgere attività in concorrenza con il Gruppo Fiat». La decisione è arrivata dopo un lungo vertice a Maranello. «É un giorno importante - ha detto Montezemolo - perché dopo 23 anni, passati molto in fretta, oggi rassegno le dimissioni da Ferrari. Obiettivamente credo che sia finita un’epoca e un ciclo dell’azienda. Grazie ai risultati e alla forza di Ferrari, se ne apre un’altra che spero, penso e auguro possa essere una cosa nuova e più importante». Nel «programma professionale e familiare», ha aggiunto Montezemolo, «pensavo di andare via alla fine dell’anno prossimo, ma l’inizio di una fase nuova mi ha convinto a presentare le dimissioni». E il riferimento è allo sbarco di Fiat Chrysler (FCA) sulla Borsa americana previsto proprio per il 13 ottobre. Ora, ha rilanciato Montezemolo, «bisogna guardare avanti».
«FERRARI AVRÀ ANCORA PIÙ FORZA» - Resta da «fare, tanto - ha proseguito Montezemolo - Ferrari avrà ancora più forza, si tratta di lavorare sodo ancora da parte mia fino al 13 ottobre». Il presidente uscente di Ferrari si è detto «contento di aver fatto il mio dovere fino in fondo e sono contento di aver gestito questa azienda straordinaria e penso di uscire nel momento giusto. Quando divenni presidente di Fiat, solo io e Sergio sappiamo quanto Fiat aveva le gambe nel baratro». Il titolo Fiat ha accelerato in Borsa sulle novità in Ferrari guadagnando il 2,14% a 7,86 (alle 10,50) euro. E intanto Federico Ghizzoni, ad di Unicredit dice che Montezemolo sarebbe un «buon nome» per la presidenza di Alitalia. «É una possibilità - ha detto Montezemolo - ma fino al 13 ottobre sono concentratissimo su Ferrari e voglio occuparmi anche un po’ della scuola di mio figlio».
MARCHIONNE: «UN SUV CON IL CAVALLINO NON LO VEDO» - Tra sorrisi, qualche battuta e tanti ricordi, Montezemolo ha chiuso il suo intervento passando la parola all’ad di Fiat Marchionne: «Sergio ha cominciato a polemizzare con me dal 2002, quando ascoltavo con un po’ di irritazione le lezioni in cda che faceva Morchio e ho visto arrivare questo signore». Sergio Marchionne ha tenuto a sottolineare che «la mia amicizia con Luca continua, non è stata intaccata dalle polemiche di questi giorni» («Marchionne a Montezemolo: “Nessuno è indispensabile”»). Per l’ad del gruppo Fiat, «è importante proteggere quanto è stato creato qui. Luca ha fatto un grande lavoro». L’impegno in Ferrari, ha continuato Marchionne, «è duraturo»: «Ferrari è di un’importanza da non sottovalutare e il fatto che sia io presidente significa molto». L’ad di Fiat, poi, va dritto al punto: «Non c’è nessuna intenzione di integrare Ferrari nel sistema Fiat-Chrysler. L’indipendenza operativa e strategica della Ferrari non sarà mai messa in discussione». In sintesi: «Un Suv con il Cavallino - ha commentato Marchionne - non lo vedo». A domanda diretta, risposta diretta: Ferrari americana? «Inconcepibile - ha rilanciato il prossimo presidente Ferrari - Luca non ha mai detto che l’azienda sarebbe diventata americana. Il concetto della società americana lo trovo strano. L’azienda non ha niente a che fare con l’America, avrà accesso ai mercati americani. L’idea che Ferrari potrà essere prodotta fuori da questo posto è oscena».
«BUONUSCITA? FIAT SAPPIA CHE È SEMPRE TROPPO POCO» - Bisognerà attendere ancora un po’ per conoscere l’entità della buonuscita di Montezemolo: «Lo dirà Fiat, al momento giusto», ha risposto Marchionne. Probabile che il Lingotto comunicherà qualcosa «già oggi». E Montezemolo ci scherza su: «Fiat sappia che è sempre troppo poco». Sergio Marchionne, dal canto suo, ha spiegato che Ferrari non è una società quotata e dunque non è tenuta a rendere note questo tipo di informazioni.
«IN FORMULA 1 NON SARÀ UNA GRANDE STAGIONE» - Non è mancato un punto sulla Formula 1: «Per il 2014 mettiamoci l’anima in pace, non sarà una grande stagione ma un anno difficile perché avremo problema a digerire il non vincere», è il secco commento di Marchionne. Bisogna «dare credibilità alla Ferrari in pista, sono fissato. Bisogna tornare lì - conclude l’ad del gruppo Fiat - Questo darebbe un sostegno al resto della Ferrari e va oltre ad ogni altro tipo di vettura che possiamo fare. Vincere in pista non è negoziabile. Bisogna ritornarci». Anche per Montezemolo «esistono tutte le premesse per un rilancio della Ferrari in Formula Uno». Il tema vero, ha aggiunto, «è avere una macchina competitiva»: «Da Kimi Raikkonen ci aspettiamo un finale di stagione forte. Alonso è il pilota più forte in gara. Bisogna sfruttare le opportunità che si pongono nei Gran Premi. Il resto sono solo parole».
«FINISCE UN’EPOCA, 23 ANNI MERAVIGLIOSI» - Luca Cordero di Montezemolo, in un comunicato, aveva già annunciato: «Ferrari avrà un ruolo importante all’interno del Gruppo FCA nella prossima quotazione a Wall Street e si aprirà quindi una fase nuova e diversa che credo giusto debba essere guidata dall’amministratore delegato del Gruppo». «Il mio ringraziamento va innanzitutto a donne e uomini eccezionali in fabbrica, negli uffici, nei campi di gara, sui mercati di tutto il mondo che sono stati i veri artefici in questi anni della grande crescita dell’azienda, delle tante memorabili vittorie e del successo del marchio diventato grazie a loro uno dei più forti al mondo», aggiunge Montezemolo. Che poi conclude: «Ferrari è la più bella azienda del mondo e per me è stato un grande privilegio e onore esserne stato il leader. Le ho dedicato tutto il mio impegno ed entusiasmo e insieme alla mia famiglia ha rappresentato e rappresenta la cosa più importante della mia vita».
I RINGRAZIAMENTI DI ELKANN - Il presidente di Fiat John Elkann ha ringraziato Montezemolo per il lavoro svolto. «A Luca vanno i miei auguri per il suo futuro professionale e imprenditoriale, con la speranza, certamente condivisa, di vedere presto la Ferrari tornare a vincere». Montezemolo «ha ricoperto diverse posizioni di responsabilità, a partire dalla presidenza di Fiat dal 2004 al 2010, condividendo con me momenti di difficoltà, ma anche di grande soddisfazione».
(Fonte: www.corriere.it - 10/9/2014)

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