Arriviamo da tempi non facili e ce ne aspetteranno altri, forse ancora più difficili". Lo ha detto Sergio Marchionne nel suo discorso all'incontro con i dirigenti del Lingotto per lo scambio di auguri natalizi, aggiungendo che "la situazione economica, a livello mondiale, non è favorevole per un business che richiede un alto impiego di capitale ed è particolarmente sensibile ai rovesci economici". Marchionne ha poi spiegato che "personalmente non credo agli scenari più pessimistici", ma "non ci è permesso perdere tempo. La cosa che lascia più sgomenti oggi non è la crisi economica o finanziaria, ma la crisi sociale in atto in tante parti del mondo. Qualcuno ha parlato di "età dell'indignazione" e credo che ci siano elementi a sufficienza per dargli ragione". "Nessuno, ha proseguito Marchionne, si illude che il 2012 sarà un anno facile. Siamo nel mezzo di una crisi, specialmente in Europa, di cui non abbiamo ancora visto tutti gli effetti. Ma sappiamo che ci sono solo due strade davanti. Due modi opposti per affrontare le sfide che la vita ci pone. La prima è scegliere il ruolo della vittima e passare il tempo a lamentarci di quanto si stava meglio prima, cercando sempre nuove scuse alla nostra pigrizia. La seconda è alimentare ogni giorno quello scatto d'orgoglio che ci ha permesso più di una volta di stupire il mondo; decidere di gestire le difficoltà e sfruttarle per far crescere le nostre organizzazioni". "Adesso, ha detto ancora Marchionne, è il momento di dimostrare che siamo all'altezza della situazione e che siamo degni della storia che abbiamo alle spalle. E' il momento di ripartire e di farlo nel modo che conosciamo meglio, dal valore fondamentale su cui l'Italia e gli altri grandi Paesi del mondo sono stati fondati: il nostro lavoro. Fiat-Chrysler e Fiat Industrial faranno la loro parte per contribuire alla crescita dei Paesi in cui operiamo".
(Fonte: http://borsaitaliana.it - 20/12/2011)
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