venerdì 30 ottobre 2009

Lo IED di Torino disegna le Fiat-Chrysler del futuro


L'esercitazione degli studenti del secondo anno del corso triennale in Transportation Design - Car Design, che si tiene presso l'Istituto Europeo di Design di Torino, era tanto complessa quanto intrigante. Gli aspiranti designers hanno infatti dovuto immaginare alcune vetture che fossero il potenziale risultato della collaborazione tra il Gruppo Fiat e il Gruppo Chrysler, ma iniziando nel febbraio 2009, cioè ancor prima dell'ufficializzazione dell'accordo. Pensando, dunque, al rispetto delle caratteristiche dei singoli marchi (come l’economia e il basso impatto ambientale per Fiat, o le piattaforme, le capacità industriali e l’ampio mercato di riferimento per Chrysler), gli studenti hanno anche dovuto immaginare una concreta condivisione di piattaforme: ciò è stato possibile grazie al team di docenti che ha monitorato l'intero sviluppo del progetto, ma anche attraverso l'incontro diretto del gruppo di lavoro con i designers del centro stile Fiat. L'esercizio, partito in febbraio e conclusosi a luglio 2009, ha previsto innanzi tutto la realizzazione di un concept da parte di ciascuno dei 37 studenti; di questi, ne sono stati selezionati 13, e infine soltanto due sono stati scelti per la realizzazione di altrettanti modelli, in scala 1:4. La prima vettura si chiama Biov ed è stata ideata da Roberto Testolin, con l'obiettivo di ridurre i costi di produzione di una vettura del segmento A dalle caratteristiche ecologiche, e destinata ai giovani. Questo assunto spiega la forma moderna ed essenziale, costituita da poche superfici e da materiali plastici di facile realizzazione e molto leggeri, assemblati tra loro mediante un sistema di sovrapposizione. La particolare forma della "cellula" ad uovo garantisce abitabilità, protezione dei passeggeri e anche una certa efficienza aerodinamica, in rapporto alle dimensioni generali. La Jeep PYGMY è invece la proposta di Vasiliy Kurkov: al contrario dell'essenzialità del progetto precedente, qui l'obiettivo è la creazione di una Jeep "europea", che integri lo spirito del fuoristrada americano. Basata su una piattaforma molto compatta (è quella della Fiat Panda Cross 4x4), con abitacolo a due posti, la vettura ha una carrozzeria le cui parti sono fortemente trasformabili e personalizzabili, passando da una "shopping car" a una sportiva con vocazione rallystica... Lo stile è contemporaneamente retrò e high tech, e con effetti appariscenti - si veda, ad esempio, il frontale in contrasto cromatico o l'originalissima soluzione del lunotto circolare in coda; anche gli interni mantengono la stessa filosofia, non trascurando una sensazione di lusso. Dopo questo progetto, gli studenti sono ora pronti per una nuova sfida: affrontare il terzo e ultimo anno del corso, con un brief ancora una volta proposto insieme ad una casa automobilistica, e immaginando le forme e alle tecnologie delle automobili del futuro.
(Fonte: www.omniauto.it - 27/10/2009)

Nessun commento:

Posta un commento