giovedì 29 ottobre 2009
Dopo aver "clonato" la Panda, Great Wall accusa Fiat di spionaggio
La società cinese Great Wall Motor ha sporto denuncia contro la Fiat per presunto furto di segreti commerciali in relazione alla piccola vettura Peri. Lo hanno annunciato la stessa azienda e il suo avvocato all'agenzia Afp, aprendo così una nuova puntata di una querelle che va avanti da tre anni, nei quali la casa torinese ha sempre sostenuto che la Peri è sostanzialmente un clone della Panda. Secondo quanto spiega il legale Liu Hongkai, Great Wall ha depositato il ricorso presso la Corte intermedia di Shijiazhuang, nella provincia di Hebei, affermando che la Fiat avrebbe fotografato la nuova vettura Peri, prima del lancio nel 2007: «Nel 2007 - ha riferito Liu all'Afp - la Fiat ha inviato qualcuno allo stabilimento Great Wall, che ha scattato delle foto segrete della vettura ancora in corso di sviluppo. Abbiamo denunciato la Fiat per essersi introdotta nella fabbrica e aver rubato dei segreti commerciali». Un responsabile dell'azienda cinese, che ha voluto mantenere l'anonimato, ha confermato all'Ansa la denuncia, che sarebbe avvenuta in giugno, senza fornire ulteriori dettagli. La Fiat, invece, respinge le accuse affermando di non aver ricevuto alcuna notifica ufficiale: «Vorremmo sottolineare - dice un comunicato del Lingotto - che in 110 anni di esistenza, la Fiat non ha mai plagiato nè imitato il design di nessun altro costruttore nel mondo». Secondo la Fiat, infatti, le accuse vanno ribaltate, perchè in realtà la Peri sarebbe una imitazione della Panda. Lo sottolineò nel 2006 il presidente del Lingotto Luca Cordero di Montezemolo, che dopo aver visto la vettura cinese esposta al Motor Show, ironizzò: «Se non altro dimostrano di avere buon gusto». In seguito il Lingotto ricorse alle vie legali sia in Cina che in Italia. Mentre il tribunale e la Corte d'Appello di Torino hanno dato ragione alla Fiat, i giudici cinesi hanno invece scagionato la Great Wall.
(Fonte: www.motori24.ilsole24ore.com - 20/10/2009)
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