lunedì 5 ottobre 2009

Firmato il preliminare Fiat-Bertone


Ora Bertone e Fiat sono legate. Gli uomini di Sergio Marchionne hanno messo le firme sul contratto preliminare che prevede l'acquisizione della carrozzeria di Grugliasco da parte del Lingotto. È il primo passo verso il passaggio di mano definitivo che, assicurano i commissari straordinari che gestiscono la vendita, avverrà nel giro di trenta giorni. La notizia della firma arriva da Detroit, dove l'ad della Casa torinese ha incontrato il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola. È stato proprio quest'ultimo a dare l'annuncio: «A Torino è stata definita la vendita a Fiat di Bertone. Un'operazione che si innesta in una riorganizzazione molto importante del gruppo». Sul futuro dello stabilimento di corso Allamano, però, Marchionne non ha voluto sbilanciarsi: «Vi realizzeremo auto Chrysler? Fino a quando non annunceremo a novembre il piano industriale della casa americana, non posso rispondere». L'unica dichiarazione è una precisazione sulle potenzialità della carrozzeria: «Può produrre circa 48 mila vetture l'anno. Non potrà mai arrivare, come ho letto, a 150 mila». L'ad di Fiat ha voluto anche spazzare via i timori su un possibile ricorso di Gianmario Rossignolo, l'ex manager Telecom autore dell'altra offerta d´acquisto della carrozzeria, poi scalzata da quella del Lingotto: «Inutile che cerchino di illuderci che c'era un'alternativa a Fiat, che invece sul piano industriale era l'unica opzione». Il riferimento, più che esplicito, è alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Rossignolo, che ha sollevato dubbi sul regolare svolgimento della procedura di vendita. I legali dell'imprenditore hanno confermato che stanno analizzando l'ipotesi di presentare il ricorso al Tar del Lazio, entro il 4 ottobre. Ma sulla possibilità che la vendita venga pregiudicata sia i commissari sia gli uomini del ministero si dicono molto tranquilli. Intanto il processo burocratico per la cessione andrà avanti. Ieri gli amministratori straordinari Stefano Ambrosini, Vincenzo Nicastro e Giuseppe Perlo hanno incontrato funzionari e rappresentanti sindacali dell'azienda e hanno spiegato quali saranno le prossime tappe. I sindacati dovranno analizzare i piani dell´acquirente e dare la loro ratifica. Nella sua agenda il management Fiat ha fissato la data del 7 ottobre per fare il punto con Fiom, Fim e Uilm sulle prospettive della carrozzeria. Poi toccherà a ognuno dei circa 1.100 lavoratori accettare o meno il contratto proposto dal nuovo datore di lavoro. Chi dirà di sì diventerà a tutti gli effetti un lavoratore Fiat. Quanto ci vorrà? I commissari si sono dati un massimo di 30 giorni per completare le operazioni. Anche se poi, per i dipendenti, la situazione non cambierà molto, visto che passeranno dalla cassa dell'amministrazione straordinaria a quella che chiederà Fiat per poter riprendere gradualmente a utilizzare quei macchinari che, in tutto questo periodo di impasse, sono stati tenuti in costante manutenzione dal direttore dello stabilimento Mario Marangoni. Le organizzazioni sindacali sono soddisfatte dalla firma: «Con questo accordo i lavoratori potranno passare in un grande gruppo, dopo anni di sacrifici», fa notare Margot Cagliero della Fim. Sulla stessa linea la Uilm, Giuseppe Anfuso che parla di «clima che inizia a rasserenarsi». Più cauto Lino La Mendola (Fiom): «il caso Bertone è prossimo a una soluzione. Attendiamo che la Fiat ci convochi per illustrarci il piano industriale e mettere fine a questa vicenda». E il marchio Bertone? A partire dalla prossima settimana i commissari straordinari inizieranno le procedure per cederlo alla BertoneCento, la nuova azienda di progettazione e design di Lilli Bertone. La vedova del patron Nuccio, che ha ripreso il comando anche della Stile Bertone, sborserà poco meno di 3 milioni e mezzo di euro per riacquistarlo e rilanciarlo.
(Fonte: www.repubblica.it - 2/10/2009)

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