Il Gruppo Fiat-Chrysler ha reso noti i risultati globali relativi al primo trimestre dell'anno in corso: le consegne a livello mondiale, che ammontano a 1,017 milioni di unità nel periodo in questione, sono rimaste di fatto stabili rispetto all'anno scorso, quando le immatricolazioni avevano raggiunto quota 1,019 milioni.
Calano gli utili U.S.A., diminuiscono le perdite europee - In questo avvio di 2013 l'utile netto è stato pari a 31 milioni di euro, in calo rispetto ai 262 milioni registrati nel medesimo periodo dell'anno passato. La flessione, spiega il costruttore, è frutto dei risultati ottenuti in Nordamerica, dove modelli di fondamentale importanza come Jeep Cherokee e Grand Cherokee, oltre alla gamma Ram Heavy Duty, sono alle soglie di importanti rinnovamenti. Da considerare anche i costi industriali sostenuti nel periodo per preparare le linee produttive della già citata nuova Cherokee. D'altra parte, va sottolineato come le perdite del ramo europeo siano scese di 41 milioni rispetto alla prima parte del 2012, attestandosi a 235 milioni di euro.
Le vendite: Americhe e Asia-Pacifico - Per quanto riguarda le vendite nelle singole regioni, in Nordamerica Fiat-Chrysler ha registrato un incremento del 7% (508.000 unità). Una crescita identica è stata registrata in America Latina, dove le consegne nel primo trimestre sono cresciute del 7%, passando da 215.000 a 230.000 unità. Continua, per quanto su volumi più esigui, il forte trend di crescita nella regione Asia-Pacifico, dove le vendite sono salite del 28% (a 32.000 vetture) rispetto al primo trimestre del 2012.
Il quadro europeo - Ancora una volta, le note dolenti sono quelle che provengono dall'Europa: il totale delle immatricolazioni di auto e commerciali leggeri ha raggiunto le 245.000 unità, in calo del 6% rispetto ai primi tre mesi del 2012. In particolare, le vetture hanno visto le immatricolazioni calare dell'8%, a 195.000 unità, nel quadro di un mercato che complessivamente ha registrato un -10% sul medesimo periodo del 2012.
Confermati gli obiettivi 2013 - Di conseguenza, la quota del Gruppo a livello continentale è cresciuta dello 0,1%, passando al 6,4% dei volumi totali. Nello stesso periodo, la quota in Italia è cresciuta dell'1,1%, raggiungendo il 29% del mercato complessivo. Con l'occasione, il Gruppo ha confermato le previsioni per il 2013, a partire da quelle per l'utile netto, che dovrebbe attestarsi a fine anno tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro.
Calano gli utili U.S.A., diminuiscono le perdite europee - In questo avvio di 2013 l'utile netto è stato pari a 31 milioni di euro, in calo rispetto ai 262 milioni registrati nel medesimo periodo dell'anno passato. La flessione, spiega il costruttore, è frutto dei risultati ottenuti in Nordamerica, dove modelli di fondamentale importanza come Jeep Cherokee e Grand Cherokee, oltre alla gamma Ram Heavy Duty, sono alle soglie di importanti rinnovamenti. Da considerare anche i costi industriali sostenuti nel periodo per preparare le linee produttive della già citata nuova Cherokee. D'altra parte, va sottolineato come le perdite del ramo europeo siano scese di 41 milioni rispetto alla prima parte del 2012, attestandosi a 235 milioni di euro.
Le vendite: Americhe e Asia-Pacifico - Per quanto riguarda le vendite nelle singole regioni, in Nordamerica Fiat-Chrysler ha registrato un incremento del 7% (508.000 unità). Una crescita identica è stata registrata in America Latina, dove le consegne nel primo trimestre sono cresciute del 7%, passando da 215.000 a 230.000 unità. Continua, per quanto su volumi più esigui, il forte trend di crescita nella regione Asia-Pacifico, dove le vendite sono salite del 28% (a 32.000 vetture) rispetto al primo trimestre del 2012.
Il quadro europeo - Ancora una volta, le note dolenti sono quelle che provengono dall'Europa: il totale delle immatricolazioni di auto e commerciali leggeri ha raggiunto le 245.000 unità, in calo del 6% rispetto ai primi tre mesi del 2012. In particolare, le vetture hanno visto le immatricolazioni calare dell'8%, a 195.000 unità, nel quadro di un mercato che complessivamente ha registrato un -10% sul medesimo periodo del 2012.
Confermati gli obiettivi 2013 - Di conseguenza, la quota del Gruppo a livello continentale è cresciuta dello 0,1%, passando al 6,4% dei volumi totali. Nello stesso periodo, la quota in Italia è cresciuta dell'1,1%, raggiungendo il 29% del mercato complessivo. Con l'occasione, il Gruppo ha confermato le previsioni per il 2013, a partire da quelle per l'utile netto, che dovrebbe attestarsi a fine anno tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro.
(Fonte: www.quattroruote.it - 29/4/2013)
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