giovedì 1 aprile 2010

Pesce d'aprile 2010: Fiat Cinquecento Rubicon


Perde la denominazione in cifre e guadagna il nome di una famosa Jeep Wrangler. E' la Fiat Cinquecento Rubicon, concept presentata questo pomeriggio nel corso di un incontro a margine del Salone di New York. 1 Aprile 2010 L'unica immagine disponibile mostra le curiose forme della prima Fiat 500 che sbarca negli USA, pronta a coniugare la voglia americana di una rude offroad con l'impellente necessità di sfruttare il downsizing dell'alleanza strategica Fiat-Chrysler. Con qualcosa di Jeep e molto di Fiat 500, la Cinquecento Rubicon sfrutta l'eclettico pianale della Fiat Panda (4x4) per assumere le vesti di un'inedita fuoristrada estrema da "passaggi difficili". Il massiccio fascione paracolpi anteriore e posteriore, la griglia a feritoie verticali e persino la configurazione "open air" della zona posteriore fanno di questa Cinquecento Rubicon un'autentica piccola Jeep Wrangler, di origini italiane e di ambizioni internazionali. Per la micro-fuoristrada italo- americana è già facile prevedere un roseo futuro fra gli appassionati d'oltreoceano di guida su terreni sterrati e sabbiosi. Nonostante l'aspetto da vettura rustica ed "ecologicamente scorretta", la nuova Fiat Cinquecento Rubicon vanta già al debutto due motori dell'ultima generazione di casa Fiat, vale a dire il 1.4 Multiair Turbo da 170 CV (quello dell'Alfa Giulietta) e il 2.0 Multijet 16v, con 135 CV e filtro DPF della Fiat Sedici. Gli interni seguono lo spirito e il design della 500 nostrana, ma i materiali e le finiture sono state adattate all'uso estremo di questo tipo di veicoli, compreso l'utilizzo di fibre hi-tech altamente resistenti e lavabili con facilità. Anche il sistema di analisi dei dati di guida e di consumo viene declinato nella nuova tipologia "eco:Drive fool 4x4", in grado di registrare e valutare a posteriori le prestazioni nella guida in fuoristrada. Ancora incerti i tempi di produzione, sebbene nelle intenzioni della Casa ci sia l'intenzione di commercializzarla entro i prossimi due anni.
(Fonte: www.omniauto.it - 1/4/2010)

Nessun commento:

Posta un commento