mercoledì 28 aprile 2010

Azienda italiana acquisisce lo stabilimento Alcoa di Modena (telai Ferrari)


Un'operazione industriale assolutamente non fine a se stessa. Un ulteriore potenziamento nella capacità di proporsi al mercato, soprattutto a partner consolidati, senza dimenticare le opportunità che si possono sviluppare e le possibili ricadute - dal punto di vista tecnologico - sul territorio. Un'acquisizione, quella firmata da OMR, che lo rafforza e apre nuove prospettive partendo proprio dall'Italia. Come hanno spiegato i fratelli, Marco (presidente) e Franco Bonometti (vice presidente), il gruppo di Rezzato, tramite la Holding, ha rilevato all'inizio di questo mese la fabbrica di Modena della multinazionale americana Alcoa (80 dipendenti, 40 milioni di ricavi): l'impianto è il fornitore in esclusiva di tutti i telai in alluminio delle auto da strada prodotte dalla Ferrari (circa 6 mila l'anno). «È un passaggio sicuramente molto importante e strategico», hanno sottolineato i fratelli Bonometti evidenziando anche il ruolo, giocato nella partita, dal ministero dello Sviluppo Economico (l'azienda era ambìta da potenziali altri interessati) e dalla Casa di Maranello, con la quale OMR è partner da lunga data. «Apre un nuovo mercato e nuove opportunità», hanno aggiunto spiegando che grazie alle tecnologie utilizzate nell'azienda appena rilevata (già ribattezzata OMR Modena) sarà possibile proporre soluzioni anche ad altre società automobistiche. Inoltre - guardando al territorio bresciano -, con il coinvolgimento del CSMT (Centro Servizi Multisettoriale di Brescia) l'obiettivo è sviluppare ulteriormente le applicazioni nel settore dell'alluminio. IL 2010 del gruppo di Rezzato (dove ha sede la Officine Meccaniche Rezzatesi) si caraterizza, per il momento, anche per un altro «colpo». Sempre nel settore di competenza. Come ha spiegato il presidente Marco Bonometti, quest'anno è stata acquisita un'importante commessa globale dalla Chrysler, del valore che oscilla tra i 40 e i 50 milioni di dollari: riguarda il motore «Fire», che sarà montato sulla «500», ma anche sulle altre vetture del colosso U.S.A. ora alleato della Fiat. «Questo avrà un'importante ricaduta su Brescia e ci consentirà quest'anno di compiere un salto importante», ha sottolineato con orgoglio Marco Bonometti. Un nuovo esercizio all'attacco, dunque, dopo un 2009 chiuso sostanzialmente in linea con il 2008, ricavi consolidati per circa 420 milioni di euro e margini inalterati. Una performance costruita sui risultati ottenuti all'estero (soprattutto in Cina e Brasile; il gruppo è presente anche in India e Marocco), che hanno permesso di compensare la frenata registrata a livello nazionale. E proprio guardando alla presenza all'estero il gruppo OMR rilancia la sua sfida mondiale, senza per questo dimenticare le origini e l'importanza dell'acquisizione realizzata a Modena. «Si sta già lavorando su nuovi modelli, è una grande occasione di crescita che non vogliamo assolutamente perdere», ha concluso Marco Bonometti.
(Fonte: www.bresciaoggi.it - 20/4/2010)

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