martedì 28 aprile 2009
Washington Post: Il 55% di Chrysler a UAW, il 35 a Fiat e il 10 a Governo U.S.A. e creditori
Dopo l'accordo con i sindacati U.S.A., un altro ostacolo all'alleanza Fiat-Chrysler sembra cadere. Il Tesoro U.S.A. ha raggiunto un'intesa di massima con 4 dei maggiori creditori, JPMorgan Chase, Citigroup, Goldman Sachs and Morgan Stanley. In base all'accordo le quattro banche rinunceranno a 6,9 miliardi di dollari di crediti in cambio di due miliardi in contanti. Un altro decisivo passo verso la firma dell'accordo che come ha detto oggi il vicepresidente di Fiat, John Elkann, sarà annunciato molto probabilmente giovedi. Ma il Tesoro deve tuttavia convincere tutti i 46 creditori di Chrysler a fare i sacrifici necessari senza i quali scatterebbe la liquidazione. Secondo il Washington Post, che ha anticipato la notizia dell'intesa con i creditori, l'accordo preliminare per il riassetto di Chrysler prevede che il sindacato dei lavoratori dell'auto, UAW, diventi il maggiore azionista della società con il 55%, mentre Fiat dovrebbe arrivare fino al 35% e governo e creditori si dividerebbero un altro 10% del capitale del gruppo auto. Ma per avere i dettagli probabilmente bisognerà aspettare giovedì. «La situazione Chrysler sarà definita proprio giovedì sera (ora italiana) e fino all'ultimo non avremo moltissimi elementi», ha detto Elkann in contatto con il numero uno di Fiat, Sergio Marchionne, ancora negli U.S.A., tramite sms. «Ci sentiamo soprattutto via sms - ha spiegato - ma come sapete oggi il negoziato è in mano alla task force che risponde al governo U.S.A. e quindi sono loro che stanno facendo una serie di negoziati. Aspettiamo giovedì per vedere cosa viene fuori. Auspichiamoci una soluzione positiva per Chrysler, che è la cosa più importante». «Credo - ha detto ancora Elkann - che dobbiamo essere fiduciosi e rispettare qualunque decisione verrà presa giovedì». Circa il ruolo di Fiat nel caso che per Chrysler il governo Obama scegliesse la strada del Chapter 11, Elkann ha replicato: «Il Chapter 11 ha tante varianti, bisognerà vedere quali sono. Bisognerà avere pazienza fino a giovedì: ciò su cui possiamo essere tranquilli è che il termine è quello». Perché, il presidente di Exor ne è certo, giovedì il governo U.S.A. «un annuncio lo farà, qualunque esso sia». Elkann ha poi ribadito il "sostegno assoluto" a Marchionne da parte dell'azionista di controllo Exor per gli sforzi che sta compiendo per posizionare Fiat nel contesto di consolidamento del settore auto a livello globale. Nulla escluso neppure sull'opzione Opel: «C'è interesse di Marchionne a capire cosa succede nel mondo dell'auto e a valutare le opportunità». Oggi inoltre sono stati resi noti i dettagli dell'accordo con il sindacato UAW siglato ieri e che dovrà ancora essere ratificato dopo essere stato sottoposto al voto dei dipendenti. Probabile che la ratifica arrivi domani. La maggioranza assoluta del capitale della nuova Chrysler ristrutturata, pari al 55%, sarà in mano al sindacato dei lavoratori dell'auto UAW, mentre alla Fiat spetterà il 35% e il restante 10% al governo statunitense e ai creditori dell'azienda, prevalentemente banche e hedge fund. Le azioni della società automobilistica statunitense potrebbero poi tornare in borsa mentre il sindacato UAW avrebbe la facoltà di vendere azioni della propria quota per finanziarie il fondo sanitario aziendale. Lo schema proposto, infatti, va incontro alla richiesta dell'amministrazione Obama - contenuta nella stessa bozza di accordo - che prescrive che a partire dal prossimo anno il capitale azionario finanzi almeno il 50% degli impegni del fondo sanitario aziendale. L'accordo prevede inoltre che i lavoratori in esubero non incasseranno più la maggior parte del loro salario, ma riceveranno dalla società una retribuzione integrativa pari al 50% della loro retribuzione lorda. Intanto i sindacati italiani chiedono garanzie a Fiat soprattutto sul mantenimento della produzione e occupazione in Italia. A creare preoccupazioni sarebbe soprattutto un'eventuale alleanza con la Opel che potrebbe creare sovrapposizioni, anche se parziale visto che la casa in italiana è scoperta in alcune aree strategiche come le wagon di segmento C e i monovolume di fascia media.
(Fonte: www.washingtonpost.com - 28/4/2009)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento