mercoledì 15 aprile 2009
Globe and Mail: per Marchionne addio a Chrysler senza tagli al costo del lavoro
"Siamo assolutamente pronti a mollare la presa su Chrysler, se entro fine mese i sindacati americani e canadesi non acconsentiranno a significative riduzioni del costo del lavoro. Non possiamo prendere un impegno verso l'azienda, a meno che non si intraveda la luce alla fine del tunnel". Non usa mezzi termini l'amministratore delegato del Gruppo Fiat, Sergio Marchionne, che in un'intervista pubblicata sul sito web del giornale canadese "Globe and Mail" affronta il tema della joint-venture con Chrysler. Gli ostacoli all'accordo non riguradano solo i sindacati, ma anche le banche creditrici. "Al momento, le possibilità di finalizzare l'accordo con Chrysler sono del 50%", ci ha tenuto a precisare Marchionne, che è poi ritornato sulla questione del doppio incarico di amministratore delegato: "Di fondo è possibile, anche se la carica non ha importanza. Ciò che conta è che mi ascoltino, ma è possibile che debba dividere il mio tempo tra gestire Fiat e gestire Chrysler". Riuscire a chiudere l'accordo entro la data di scadenza imposta dalla task force di Obama appare a molti un'impresa davvero difficile. Ciononostante, non viene escluso che si possano celebrare le nozze anche dopo il 30 aprile.
(Fonte: www.theglobeandmail.com - 15/4/2009)
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