giovedì 9 aprile 2009
Marchionne ancora negli U.S.A. per l'alleanza con Chrysler
Nuova missione di Sergio Marchionne negli Stati Uniti per definire un possibile accordo con Chrysler. Nel giorno in cui la Fiat 500 viene premiata come 'World Car Design 2009' al salone dell'auto di New York, l'amministratore delegato di Fiat sbarca negli U.S.A. per incontri fra Detroit e Washington con banche e sindacati, a caccia di un'intesa che consenta una chiusura favorevole dell'accordo. A tre settimane dalla scadenza fissata dall'amministrazione Obama, per Marchionne si tratta della seconda visita in una settimana e, in vista del 30 aprile, non è escluso che una volta passate le festività pasquali Marchionne sia costretto a tornare - secondo indiscrezioni - una o più volte. A Detroit, insieme ai vertici di Chrysler, l'ad del Lingotto si confronta con il potente sindacato United Auto Worker (Uaw), impegnato a trattare con la più piccola casa automobilistica una riduzione dei fondi per l'assistenza sanitaria. Le trattative dovrebbero accelerare nelle prossime ore: l'obiettivo - secondo indiscrezioni - sarebbe quello di raggiungere un accordo in settimana sugli obblighi nei confronti della Voluntary Employee Beneficiary Association, fondo designato al pagamento dei costi sanitari di 125.000 lavoratori sindacali presenti e passati. "Il dialogo è in corso ed e' costruttivo: sono ottimista", ha detto nei giorni scorsi il presidente di Chrysler Jim Press. Ma il vero nodo da sciogliere per la sopravvivenza di Chrysler è quello della ristrutturazione del debito. Le banche titolari e la task force sono in trattative: la prima proposta governativa di ridurre il debito Chrysler da 6,8 miliardi a 1-2 miliardi è stata bocciata dagli istituti di credito, costringendo le autorità ad ammorbidire i termine della richiesta con la promessa della conversione di parte del debito in titoli della società. Gli istituti di credito starebbero cercando di spuntare maggiori concessioni, restando comunque convinti che la bancarotta di Chrysler sia la soluzione migliore per contenere le perdite. Marchionne nel corso della sua nuova missione vedrà sia gli istituti di credito sia la squadra designata da Obama per la ristrutturazione delle case automobilistiche americane. A JP Morgan fanno capo circa 2,5 miliardi di dollari del debito di Chrysler, mentre Citigroup ne controlla 1 miliardo. Goldman Sachs si sarebbe invece disfatta - secondo indiscrezioni - della maggior parte della sua esposizione.
(Fonte: www.rainews24.rai.it - 9/4/2009)
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