domenica 20 luglio 2014

UE (2): FCA e Ford chiedono una drastica riforma del settore auto


Una riforma "drastica" e "genuina" dell'Unione Europea affinché si dia sostegno all'impenditoria del continente, dove prevale l'impressione che si stia perdendo competitività su scala globale. E' quello che chiedono i produttori d'auto attivi nel Vecchio Continente - Ford e Fiat-Chrysler in primis - mentre la nuova Commissione a Bruxelles sta prendendo forma tra le polemiche legate alla designazione a presidente di Jean-Claude Juncker. Lo scrive il Financial Times. Mentre lavora alla quotazione della nuova Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne - amministratore delegato di Fiat e Chrysler - ha lanciato un avvertimento: Juncker "è la continuazione di come Bruxelles è ora. Non si vedrà un cambiamento drastico a Bruxelles e le persone sono stanche di Bruxelles". Stando al quotidiano finanziario, per il manager italo-canadese si rischia di aumentare ulteriormente il discontento su come è gestita Bruxelles: "Credo che in Europa ci sia un'incredibile resistenza, su più fronti, sulla continuazione di una struttura a Bruxelles guidata dalla Germania e influenza dalla Germania", ha detto Marchionne in un recente meeting. E' alla luce di tutto questo che Marchionne dice di comprendere, secondo l'FT, la posizione del premier britannico David Cameron, che ha fallito nell'impedire l'indicazione del lussemburghese Juncker alla presidenza della Commissione UE (su 28 Stati, Regno Unito e Ungheria hanno votato contro). Per Marchionne, dice l'FT, "la Commissione deve attraersare cambiamenti drastici". Stephen Odell, a capo delle attività europee di Ford, rinforza la tesi di Marchionne facendo pressioni affinché ci sia "un nuovo corso genuino per l'Europa". Lo ha fatto, spiega l'FT, in una lettera inviata a Juncker e ai leader dei Paesi UE. In essa chiede un ripensamento di come la legislazione, gli accordi commerciali e le regole sono messi a punto per permettere all'industria europea di crescere. "Cè bisogno di un nuovo approccio dall'alto della nuova leadership nella Commissione e Parlamento UE e che sia sostenuto completamente da tutti gli Stati membri", ha scritto il britannico Odell.
(Fonte: http://america24.com - 10/7/2014)

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