lunedì 28 luglio 2014

Financial Times: ipotesi di fusione FCA-PSA


Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi secondo le quali Volkswagen avrebbe avviato discussioni con Fiat-Chrysler per arrivare ad una fusione fra i due Gruppi, smentite poi seccamente da FCA, ora la nuova ipotesi è di un possibile accordo fra PSA (Peugeot-Citroën) e Fiat-Chrysler che se realizzata porterebbe alla creazione del quinto produttore mondiale di auto con una potenza produttiva di otto milioni di veicoli all'anno. Ma questa volta ad avanzare la proposta potrebbe essere stato il Gruppo guidato da Sergio Marchionne. Fonti ben informate, infatti, parlano sul Financial Times di discussioni informali già avviate nei mesi scorsi per valutare diverse opzioni strategiche anche allo scopo di ridurre la struttura costi e migliorare l'esposizione ai mercati emergenti. I colloqui sarebbero stati temporaneamente sospesi per il completamento dell'investimento del Gruppo cinese Dongfeng in PSA, e sono rimasto allo stadio preliminare. Ogni eventuale sviluppo non arriverebbe prima del prossimo anno. La fusione permetterebbe di unire la forza produttiva in Europa di Fiat e Peogeot insieme alla presenza sul mercato americano assicurata da Chrysler, mentre la presenza nel gruppo francese della cinese Dngfeng Motor consentirebbe una maggiore forza sui mercati emergenti, la Cina in particolare. Un portavoce di Fiat-Chrysler ha detto che al momento il Gruppo non è in trattative con PSA. "Abbiamo discussioni con tutti su progetti specifici" è stata la precisazione. Dunque anche se è ancora presto per valutare la portata di una clamorosa fusione fra i due Gruppi, va sottolineato che Fiat e PSA in passato hanno comunque già siglato intese su modelli condivisi per la realizzazione, ad esempio, dei monovolumi di taglia grande che hanno portato al debutto degli italiani Ulysse Fiat e Lancia Phedra e dei loro "gemelli" francesi Peugeot 807 e Citroën C8. Un'alleanza che si è via via estesa anche al settore dei veicoli commerciali con modelli progettati e realizzati su una base completamente condivisa. Passando alle gamme di modelli dei due Gruppi, è chiaro che in Europa esiste una evidente forma di sovrapposizione fra le gamme, ma non del tutto. E' vero infatti che i due Gruppi sono molto forti nei segmenti piccoli e medi, il che significa che si dovrà trovare una soluzione che non "cannibalizzi" le rispettive gamme, ma Peugeot e Citroen non sono forti quanto FCA nel settore dei Suv e crossover. E poi se è vero che Citroen ha avviato con successo la produzione di vetture "premium" con la linea DS, è altrettanto vero che FCA grazie a Alfa Romeo, ma soprattutto a Ferrari e Maserati ha una pacchetto di proposte all'altezza della migliore concorrenza. Passando alle aeree geografiche di competenza, mentre FCA è forte in Nord America e anche in Sud America, PSA può vantare una presenza già ben avviata in Cina grazie al partner Dongfeng. Insomma se sono rose fioriranno, ma di sicuro non sarà un problema che Fiat e Peugeot Citroën siano marchi di vocazione prettamente generalista.
(Fonte: www.motori24.ilsole24ore.com - 24/7/2014)

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