Dopo Maserati anche un altro marchio della “galassia” di Fiat Chrysler Automobiles, Dodge, compie nel 2014 i suoi primi cento anni di attività. E se a Bologna erano stati i fratelli Alfieri a dar vita alla Casa del Tridente, a Detroit furono i fratelli John Francis e Horace Elgin Dodge - che fin da piccoli si occupavano di meccanica presso l'officina paterna - a trasformare nel 1914 la loro ditta (la Dodge Brothers Bicycle & Machine Factory) in Dodge Brothers Motor Vehicle Company. La nascita di questa Casa automobilistica pare essere legata al rifiuto da parte di Henry Ford, della cui azienda i fratelli Dodge erano stati azionisti con il 10% del capitale, di acquistare a sua volta la Dodge che era prima del 1914 solo un produttore di cuscinetti e altre parti meccaniche. La prima automobile Dodge debuttò nell'autunno di cento anni fa: era la Torpedo 30-35 a 5 posti. Era dotata di un motore 4 cilindri da 35 Cv e proponeva la grande novità rappresentata dall'avviamento elettrico al posto di quello a manovella, elemento che ne determinò un grande successo. Nel 1917 Dodge iniziò anche la produzione di mezzi da trasporto che furono impiegati dall'esercito americano durante la prima guerra mondiale, per poi debuttare sul mercato civile alla fine del conflitto. Solo 6 anni dalla nascita della loro azienda automobilistica, nel 1920, entrambi i fratelli John Francis e Horace Elgin Dodge scompaiono a poca distanza di tempo l'uno dall'altro. Nel 1925 la Dodge Brothers Company venne venduta alla banca d'affari Dillon Read & Company (nota anche per il salvataggio della Goodyear) per 146 milioni di dollari, cifra elevatissima per il tempo che ne fece la più grande operazione finanziaria dell'epoca. Tre anni dopo, nel 1928, la Dillon Read cedette a sua volta la Dodge al Gruppo Chrysler, di cui il brand Dodge fa ancora oggi parte. Proprio FCA ricorda in questi giorni il valore di questa grande marca americana e le importanti tappe che hanno segnato i suoi primi 100 anni di storia: le innovazioni tecnologiche degli Anni '30 e '40, l'evoluzione del design degli Anni '50, l'eredità delle competizioni negli Anni '60, la corsa alle potenze elevate degli Anni '70, la ricerca dell'efficienza negli Anni '80 e l'incredibile evoluzione stilistica degli Anni '90. Oggi Dodge si posiziona come marchio “performance mainstream” all'interno dell'offerta globale Chrysler nel mercato U.S.A. e negli altri Paesi in cui questo brand viene venduto. «Alla Dodge - ha detto Tim Kuniskis, presidente e CEO delle marche Dodge e SRT - non facciamo automobili qualsiasi, facciamo automobili “nervose”. Dodge si sforza di trasformare i veicoli di tutti i giorni in affermazioni della propria personalità. Le nostre - ha ribadito Kuniskis - sono moderne auto ad alte prestazioni in grado di offrire quella sensazione viscerale che ricorda gli acquirenti perchè si sono innamorati la prima volta della guida». Oggi, a cento anni dalle prime “invenzioni” dei due fratelli John Francis e Horace Elgin, le Dodge - si legge nella nota dell'azienda - sono vetture compatte, minivan, crossover, suv full-size e soprattutto modelli sportivi con una tecnologia raffinata, caratteristiche “best in class” e grandi prestazioni. Ne è un esempio l'ultima nata: quella Challenger SRT che grazie al motore HEMI Hellcat 6.2, ora in variante sovralimentata da 707 Cv, si colloca al vertice delle cosiddette “muscle car” ed è in assoluto una delle più potenti auto stradali prodotte di serie.
(Fonte: http://motori.ilmessaggero.it - 5/7/2014)
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