venerdì 12 novembre 2010
I programmi Maserati fino al 2012
PIANALE AMERICANO - Proprio la più piccola fra le “consorelle” del gruppo Fiat, è quella che, attualmente, sembra avere messo più carne al fuoco. Corroborata dal buon successo conseguito con la GranTurismo e la GranCabrio, la Maserati è, infatti, impegnata sia nello sviluppo della nuova edizione della Quattroporte, sia nella definizione della cosiddetta “baby”, una inedita berlina sempre di connotazione sportiva, di classe medio-alta. Al momento ferve soprattutto l’attività di collaudo della prima, dedicata alla verifica del buon funzionamento della compagine composta dalla “piattaforma americana” (il pianale della Chrysler 300C), dalle sospensioni a gestione elettronica con ammortizzatori Koni e inedita architettura, e dal potente motore V8 di origine Ferrari, che verrà proposto con livelli di potenza compresi fra 450 e 520 CV.
ANCHE CROSSOVER - Fra le cose più interessanti del nuovo modello Maserati, va prima di tutto citata la configurazione della carrozzeria, che oltre a quella classica da berlina potrebbe essere proposta anche come aggressiva station wagon di lusso o addirittura come crossover supersportiva, con una “filosofia” analoga a quella della BMW X6. Non è, infatti, un caso che il muletto attualmente in collaudo (del quale non dovrebbero tardare troppo le prime immagini), abbia una carrozzeria da station wagon e che sotto le vistose camuffature, abbondantissime soprattutto nella zona posteriore, lasci intuire dimensioni e fisionomia simili a quelle della Chrysler 300C Touring. Sia per la berlina sia per la nuova tipologia di carrozzeria crossover, si sta sperimentando la trazione integrale (con prevalenza al posteriore) affiancata da un raffinato cambio ZF a otto rapporti (anch’esso attualmente in collaudo).
LA SIGNORA DEGLI ANELLI - I test su asfalto della nuova generazione della Maserati Quattroporte sono iniziati circa cinque mesi fa. Ormai il primo muletto ha accumulato svariate migliaia di chilometri, tutti percorsi in circuiti chiusi. In particolare, in questa fase, gran parte dei collaudi vengono effettuati sugli anelli di alta velocità di Balocco (Vercelli) e di Nardò (Lecce); nell’impianto pugliese è stata anche lungamente sfruttata l’amplissima e bene attrezzata “pista dinamica”, oltre a quella di handling. Stando alle informazioni di cui siamo in possesso, è probabile che la produzione della nuova Quattroporte venga avviata nelle linee di assemblaggio degli stabilimenti - ribattezzati “OAG”, Officine Automobilistiche Grugliasco - della Carrozzeria Bertone (acquisita dal gruppo Fiat), con sede a Grugliasco, alle porte di Torino.
LA FAMIGLIA SI ALLARGA - A breve inizierà anche lo sviluppo della cosiddetta “baby-Maserati”, la berlina media sportiva che si porrà in concorrenza con Audi A6, BMW Serie 5 e Mercedes Classe E. La piccola del Tridente, sempre sviluppata su un pianale Chrysler 300C di nuova generazione, sarà distante non solo dimensionalmente dalla sorella maggiore, visto che conterà su una nuova serie di motori sia V8 (sempre di origine Ferrari), sia V6 (basati sul Pentastar Chrysler in lega leggera e in edizione biturbo) con potenza di oltre 400 CV. Inoltre, è previsto anche un motore a gasolio, probabilmente un 3.0 biturbo costruito dalla VM di Cento (Ferrara), accreditato di potenze fino a 300 CV.
SEPARATE ALLA NASCITA - Il nuovo modello dovrebbe essere presentato fra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 ed essere equipaggiato con la trazione posteriore o, in alternativa, con quella integrale. La data di presentazione può sembrare piuttosto vicina, ma bisogna considerare che lo sviluppo della “baby Maserati” di fatto è già partito. Infatti, la base di progetto – cioè l’ormai famoso pianale della nuova generazione della Chrysler 300C - nella prima fase di collaudo è condivisa con Alfa Romeo (la nuova Giulia) e Lancia (la nuova Thesis, ormai in dirittura d’arrivo visto che sarà presentata al Salone di Ginevra); solo nella fase finale dello sviluppo, i tre modelli acquisiscono ciascuno la propria personalità, oltre che nelle carrozzerie e negli interni, nei motori e nelle sospensioni.
(Fonte: www.alvolante.it - 10/11/2010)
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Fanno decisamente confusione nell'articolo visto che di Maserati ne hanno in mente due:
RispondiElimina- l'erede di Quattroporte che condivide la nuova piattaforma spaceframe in alluminio e torna, finalmente, alla disposizione unica transaxle con cambio a doppiafrizione. Tale auto, perciò, risulterà un gradino sopra l'attuale generazione e sarà prodotta a Modena (non so se il telaio sarà realizzato, invece, a Maranello);
- lo spazio vuoto lasciato da quest'auto permette di realizzare un'ammiraglia di segmento E alto che io definirei "erede della BiTurbo" proprio perché utilizzerà il V6 Pentastar in versione prestazionale: biturbo e Multiair (progettato da FPT). Oltre a questo motore dovrebbe esserci un motore diesel anch'esso biturbo e cioè la versione prestazionale del V6 VM che andrà sulla versione Lancia e sul GranCherokee, tale unità in versione biturbo dovrebbe superare abbondantemente i 250cv della versione base. Il pianale utilizzato, come detto, è l' LY della nuova 300C (versione evoluta dell'LX dell'attuale generazione) rivisto nelle sospensioni posteriori per avere una migliore dinamica di guida. Perciò utilizzerà il cambio automatico Zf a 8 rapporti disposto in blocco al motore da cui si riesce a ricavare facilmente una trazione integrale.
La produzione è prevista a Grugliasco insieme alla versione Lancia di 300C.
Personalmente sono contento della scelta di una grande e prestazionale Quattroporte, mentre sulla "BiTurbo" ritengo che il marchio Alfa Romeo sarebbe decisamente più adatto in quanto ha una rete di vendita decisamente più capillare e analogamente anche sul mercato americano visto che sono previste auto decisamente meno costose e dai volumi piuttosto elevati che necessitano di una rete capillare: MiTo 5 porte (2013), Giulietta (2013) e Giulia (2012) oltre ai Suv (2012).
RispondiEliminaSe a ciò sommiamo il fatto che:
- non sono stanziati fondi per un'Alfa Spider;
- in Chrysler hanno 3 pianali per l'alto di gamma (LY di 300C, WK2 di GranCherokee e KK di Cherokee);
- manca una media sportiva Chrysler (rivale di Cadillac CTS e Lexus GS).
Capite perciò perché penso che quest'auto sarebbe dovuta essere realizzata come Alfa Romeo e per Maserati si sarebbe dovuto creare una nuova piattaforma modulare con qualche peculiarità tecnica in più che potesse sostituire i 3 pianali citati garantendo alla "BiTurbo" un comportamento stradale superiore all'LY attuale, ma soprattutto non si sarebbe dovuto realizzare un impianto produttivo a Grugliasco per un'auto che sarebbe potuta tranquillamente essere costruita oltreoceano a prezzi decisamente inferiori.
Da questo pianale unico e modulare a Grugliasco si sarebbe potuto realizzare la BiTurbo, il Suv alto prestazionale (e quindi lasciare ad Alfa quello su pianale GranCherokee), ma soprattutto una coppia di due posti: una Spider con il marchio Alfa e una coupè cabriolet con marchio Maserati.
Come detto, quindi, quanto progettato come "BiTurbo" sarebbe potuta essere tranquillamente riutilizzato per Alfa Romeo realizzando un'ammiraglia Alfa da prodursi in America (insieme alla versione Lancia di 300C) per saturare l'impianto canadese di Brampton che sarebbe anche stata vicina al mercato più importante e quelle poche (rispetto al totale) unità per l'Europa sarebbero potute essere spedite insieme alle versioni Lancia.
Ma la cosa più interessante è che dal pianale LY dell'imminente nuova 300C si potrebbe tranquillamente ricavare una media sportiva così da affiancare la meno sportiva Sebring con un look ripreso dalla concept 200C e, oltre ad essa, una Giulia. Quest'ultima sono sicuro che venderebbe sicuramente meglio rispetto alla Giulia che è attualmente in fase di progettazione basata sul pianale C-wide (che è comunque valido) ma che è inadatto per un marchio sportivo come Alfa Romeo, soprattutto se si pensa per lo più al ricco mercato americano. Pensate che questa "Giuliona" dovrebbe essere pochissimo più larga di Giulietta, con un passo rispetto a quest'ultima di 10 cm superiore, ma con una lunghezza totale superiore ai 4,8 metri. In Fiat pensano di venderla in America dove proprio recentemente Honda ha ritirato la sua Legend a marchio Acura perché non vendeva abbastanza non avendo motori V8....
Tale auto in Italia non se la filerebbe nessuno, mentre una Giulia sui 4,80-4,85 metri a trazione posteriore andrebbe bene anche in Italia, aiutata, però, da una Giulietta sedan con il medesimo pianale e disposizione meccanica di Giulietta ma lunga 4,60 metri, decisamente perfetta in quanto erede diretta della bellissima 156 sempre che, anche per questa, rivedano il comportamento stradale scegliendo un set-up decisamente comfortevole come fatto per l'attuale Giulietta.
Enzo Ceroni