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Nella giornata di ieri, Fiat ha compiuto il primo passo verso l’America. Il legame con Chrysler è già un bel passo compiuto, ma lo sbarco concreto (con vetture e tutto ciò che ne consegue) non è ancora avvenuto. Ed è, probabilmente, la parte più complessa del progetto: forgiare l’America e l’americano sul prodotto italiano. Spetta a Laura J. Soave il compito, amaro e onorevole, di preparare la strada alla piccola Fiat 500, la prima delle automobili del Lingotto che, dopo 25 anni, riporteranno là il brand italiano Fiat. Starà a Soave (ex-Volkswagen) occuparsi di marketing, di vendita, di assistenza: in poche parole, il manager italo-statunitense sarà la responsabile per il Nordamerica di Fiat Group. Un primo passo, dicevamo: ebbene, ieri Soave ha incontrato 400 di 600 concessionari selezionati (quelli che hanno potuto o hanno voluto dare la propria disponibilità) al Detroit Institute of Arts Museum, giocando nella casa delle Big Three, oggi in forte decadenza. Da questo incontro, i possibili dealers sono usciti con tutte le informazioni per presentare una domanda di franchising, vale a dire affiliazione, a Fiat al fine di poter vendere le vetture del Lingotto. Le richieste dovranno essere presentate entro il prossimo 22 settembre e solo più tardi il costruttore annuncerà quale sarà la rete di vendita. Secondo Soave, infatti, è assolutamente necessario che le concessionarie che commercializzeranno le automobili siano formate e altamente selezionate poiché il primo contatto tra il marchio italiano e gli acquirenti statunitensi avverrà tramite il rivenditore.
(Fonte: www.ultimogiro.com - 31/8/2010)
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