mercoledì 11 novembre 2009

Ecco la nuova Chrysler 300C, “sorella” della prossima ammiraglia Lancia


Il neonato gruppo Fiat-Chrysler ha annunciato in pompa magna, la settimana scorsa, una futura proficua e stretta collaborazione fra i nuovi luxury brand del gruppo: Chrysler per l’America, Lancia per l’Europa. E già insistenti indiscrezioni danno per certa la condivisione della nuova piattaforma LY a trazione posteriore della ventura 300C con una grande berlina Lancia probabilmente declinata anche in versione familiare. La nuova 300C arriverà a fine 2010-inizio 2011 e queste sono le prime foto semi-ufficiali, provenienti dalle slide di una presentazione. La carrozzeria riprende le linee squadrate e imponenti dell’attuale generazione, mentre a cambiare nella sostanza sono gli interni e la meccanica. Il progetto era ormai quasi ultimato nel momento dell’acquisizione da parte del gruppo italiano e pertanto le modifiche apportate non saranno sostanziali, ma si concentreranno sul comparto motoristico e in particolare riguarderanno l’adozione del Multiair sul V6 Pentastar (qualche mese dopo il lancio della vettura) e i propulsori turbodiesel 4 cilindri common-rail. Secondo Marchionne, AD del Gruppo Fiat, lo sviluppo di questo nuovo pianale, a partire dall’LX dell’attuale 300C (stretto parente di quello della vecchia Mercedes Classe E), è costato uno sproposito, forse più del necessario. Ciononostante porta in dotazione un nuovo gruppo sospensione posteriore, una maggiore rigidezza strutturale e resistenza agli urti, una revisione della qualità dei componenti e un alleggerimento totale di 40-50 Kg. Questa nuova piattaforma è già stata rinominata “E-Evo” all’interno di FIAT e verrà senza dubbio riutilizzata in più modelli del gruppo al fine di ammortizzarne gli elevati costi di progettazione e produzione. Proprio per questo agli 80 mila esemplari annui previsti per Chrysler, Lancia potrebbe affiancarne 15 mila in Europa, in modo da sfiorare i 100 mila annui. La nuova ammiraglia Lancia prenderebbe la pesante eredità lasciatale dalla sfortunata Thesis ma potrebbe venir destinata ad un pubblico più ampio, per esempio con una versione wagon, peraltro già prevista per la sorella americana. Le modifiche potrebbero rivelarsi più lievi del previsto, quel tanto da sagomarne l’aspetto ai canoni dell’eleganza europea, e alla classe degli interni Lancia; mentre la meccanica, forte dei nuovi V6 Pentastar benzina e dei 4 cilindri diesel italiani (per la 300C ci sarà anche un V8 Hemi a cilindri disinseribili), non necessiterebbe di sconvolgimenti. Dove invece il Gruppo Fiat spera di intervenire in modo importante è l’abitacolo, da rifinire con materiali e ricercatezza stilistica all’altezza degli standard dei clienti europei, ben più esigenti degli americani. Anche gli interni della 300C subiranno delle modifiche prima dell’entrata in produzione: se è troppo tardi per grandi interventi, maggiore attenzione sarà dedicata ai materiali e alle rifinitura, con l’ambizione di proporre sul mercato nordamericano una temibile avversaria per le lussuose Cadillac.
(Fonte: www.oneauto.it - 10/11/2009)

Nessun commento:

Posta un commento