martedì 1 settembre 2009

Futuro sempre sempre più incerto per Opel


La controllata di General Motors, la tedesca Opel, sta creando in Germania più di un grattacapo. Fino ad ora sembrava che la canadese Magna, un fornitore di componentistica auto, fosse favorita nell'acquisizione del costruttore tedesco. Il quotidiano Bild Zeitung sostiene che che a Berlino, sotto la pressione di General Motors, non c'è più contrarietà alla vendita pura e semplice della Opel al fondo d'investimento belga RHJ. Il giornale non ne cita le fonti ma si dice sicuro che il governo si è deciso a questo cambiamento in accordo con il vice presidente di General Motors, John Smith, arrivato a Berlino martedì per una breve intervista. Il tabloid tedesco sostiene che Berlino avrebbe accettato l'offerta di RHJ a patto che all'operazione si associ un player internazionale del settore automobilistico. L'aiuto finanziario del governo tedesco, pari a 4,5 miliardi di dollari, fino ad ora era subordinato all'operazione che vedeva come capofila Magna. Ma da General Motors hanno fatto sapere che l'offerta del fondo belga sarebbe più facile da mettere in pratica rispetto a quella di Magna. A tutto ciò si aggiunge la svolta General Motors che si è detta pronta a fare addirittura nella direzione di una rinuncia alla vendita di Opel, accompagnata all'iniezione di un certo numero di miliardi a sostegno della ripresa. Tutto ciò nell'ottica di mantenere la propria presenza sul mercato europeo. Non è sicuro se questa rivelazione fatta dal Wall Street Journal, abbia più le caratteristiche di un'operazione speculativa che rispondente alla realtà, resta il fatto che la situazione per Opel si fa sempre più incerta. Per non tralasciare tutti i rumors che provengono da Berlino dall'America, c'è da aggiungere la possibilità che la casa automobilistica italiana Fiat possa ritornare in gioco. Almeno questa è l'opinione che si può leggere su La Repubblica. La ragione per cui Fiat è ancora in ballo è da ricercarsi probabilmente nel fatto che, questa l'opinione almeno all'interno della casa torinese, i piani industriali presentati finora per Opel industrialmente non sono sostenibili.
(Fonte: www.borsaplus.com - 28/8/2009)

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