lunedì 24 agosto 2009
WSJ: Jim Press lascerà Chrysler entro Natale
Chi ha dimestichezza con le politiche dell'industria dell'auto era pronto a scommettere che il ruolo di vice-amministratore delegato concesso a Jim Press, già direttore esecutivo della "vecchia" Chrysler, fosse più un gesto di cortesia che una mossa strategica, imposto da un codice non scritto di fair play che sconsiglia di umiliare la "squadra" perdente. Ma tutti sapevano che non sarebbe durato. Venerdì il "Wall Street Journal" ha lanciato l'indiscrezione che l'ex ragazzo prodigio della Toyota lascerà la Chrysler entro Natale. Jim Press, oggi sessantaduenne, fu reclutato dalla Chrysler nel 2007, dopo che Daimler vendette la sua consociata americana al fondo di investimenti Cerberus. Press era presidente di Toyota America, primo non giapponese ad assurgere a tale carica. Nella filiale americana della Toyota Press spese 37 anni della sua carriera, costruendosi una fama quasi leggendaria. La Chrysler era per lui una sfida affascinante: mettere alla prova il suo talento con la più traballante delle tre grandi Case di Detroit. Non ce l'ha fatta. Ora si potrebbe dire che era facile giocare con la maglia della Toyota oppure che la Chrysler era in condizioni tali da mettere in crisi anche un manager di qualità. In ogni caso, oggi si volta pagina. La Chrysler di Marchionne è un altro capitolo, il management è già stato completamente rivoluzionato. Fiat e Chrysler non commentano l'indiscrezione del "Wall Street Journal", ma Jim Press appartiene chiaramente a un'altra fase. Magari non sarà a Natale, ma che presto o tardi lasci il Gruppo sembra iscriversi nella logica degli eventi. Nel frattempo a Torino e a Auburn Hills, quartier generale della Chrysler, continua il lavoro per mettere a punto la gamma prodotto per i prossimi anni. La prima auto compatta su base Grande Punto o Bravo, da produrre negli U.S.A., con marchio americano, dovrebbe vedere la luce nell'arco di 24 mesi. Intanto, si fa più probabile l'ipotesi di portare la Panda sul mercato Nordamericano, opportunamente modificata, da commercializzare con il marchio Jeep.
(Fonte: http://online.wsj.com - 22/8/2009)
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