giovedì 13 agosto 2009

Opel-Vauxhall ceduta a Magna. Raggiunto l'accordo con GM


Il nuovo "matrimonio" nel mercato mondiale dell'auto è diventato ufficiale: dopo le indiscrezioni apparse sui quotidiani tedeschi, Magna ha confermato che c'è l'intesa con l'americana GM per l'acquisizione di Opel. A dirlo è stato il co-amministratore delegato del gruppo austro-canadese, Siegfried Wolf, all'agenzia di stampa britannica Reuters. "E' stato raggiunto un accordo tra il management di Magna, Sberbank e GM per la cessione di Opel", ha dichiarato. Anche Fiat aveva aspirato a Opel, ma dopo una prima fase di trattative la scelta era caduta su Magna, acquirente considerato più affidabile soprattutto dal governo della cancelliera Angela Merkel, dai sindacati e dai governi di tutti e quattro gli Stati tedeschi dove sono presenti le fabbriche Opel. In particolare, il governo centrale si è impegnato per 1,5 miliardi di euro per tenere aperti gli stabilimenti, durante la fase dei negoziati. Così il Lingotto si era defilato dalla corsa, che era diventata a tre: oltre a Magna, avevano presentato offerte formali la holding belga RHJ internazionale e i cinesi di Baic. Ma poi anche Baic si è ritirata. E oggi è giunto l'annuncio del "vincitore". "Tutte le questioni in sospeso sono state risolte", hanno spiegato fonti Magna. La cessione include anche il marchio britannico Vauxhall. L'accordo è stato confermato dal capo del consiglio di fabbrica di Opel, Klaus Franz, mentre nessuna dichiarazione è stata rilasciata dal governo tedesco. "E' la migliore soluzione per l'azienda e per i suoi dipendenti", hanno commentato invece le autorità della Renania-Palatinato, il land dove ha sede l'impianto di Kaiserslautern dove vengono fabbricati i motori della compagnia. Ora l'intesa dovrà essere siglata dai board di General Motors, la controllante della casa tedesca, e di Magna, per poi ricevere il via libera dal trust che attualmente controlla il 65% di Opel. In teoria il fondo di private equity belga RHJ, l'altra società rimasta in lizza per acquisire la compagnia teutonica dopo il forfait di Fiat e della cinese Baic, non è ancora fuori dai giochi, anche perché aveva anch'esso siglato uno schema di intesa con General Motors. Ma appare davvero difficile che gli austro-canadesi non la spuntino.
(Fonte: www.repubblica.it - 13/8/2009)

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