lunedì 17 agosto 2009

WSJ: Fiat sbarca in Cina e produce la 500 in Messico


Fiat sbarca nel mercato cinese e avvia con la Chrysler la produzione della 500 a Toluca, in Messico. Le notizie sono riportate dall'edizione odierna del Wall Street Journal. Secondo il quotidiano finanziario la Fiat dopo due tentativi falliti è finalmente riuscita a costituire una joint venture per operare in Cina, uno dei pochi mercati in grande espansione anche in questo momento di profonda crisi economica. Il gruppo automobilistico italiano ha concluso un contratto da 400 milioni di euro con la Guangzhou Automobile Group Co. L'obiettivo è quello di produrre, a partire dal 2011, 140.000 automobili e 200.000 motori. Il mese scorso le vendite di auto in Cina sono cresciute del 60 per cento su base annua, e le prospettive sono più che mai rosee, dal momento che la Cina, secondo numerosi esperti, potrebbe diventare la prima economia mondiale nei prossimi decenni. La Fiat aveva provato in precedenza a stringere un accordo con la Nanjing Automobile Corp. e la Chery Automobile Co., ma i tentativi non avevano prodotto alcun risultato. Mentre la decisione di produrre in Messico la 500 rappresenta il primo passo importante per testare l'accordo con il gruppo Chrysler. La scelta di Toluca dipende anche dal fatto che la Fiat potrebbe facilmente vendere le proprie auto anche nell'America Latina, dove il brand italiano è particolarmente affermato e Chrysler è una azienda conosciuta fra la popolazione. Chrysler dal canto suo non crede di poter ottenere maggiori profitti nel fabbricare la 500 negli Stati Uniti. Nè la decisione di produrre all'estero potrebbe essere ostacolato dal governo statunitense, che ha fortemente appoggiato l'accordo con la Fiat: la task force del comparto auto della presidenza Obama ha promesso infatti di non intervenire nelle operazioni commerciali di Chrysler e Gm. Ron Bloom, alla guida della task force, ha sottolineato, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, che non è nelle intenzioni del governo entrare nei dettagli della gestione di ogni compagnia: "Se la decisione riguarda un nuovo piano o una nuova macchina, sarà la nuova Chrysler, e non il governo degli Stati Uniti, a prenderla". Ma ostacoli potrebbero arrivare dal sindacato statunitense. Una fonte ufficiale del sindacati auto (Uaw), che preferisce rimanere anonima, ha dichiarato che il sindacato non è stato informato del nuovo piano di fabbricazione della 500.
(Fonte: http://online.wsj.com - 17/8/2009)

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