mercoledì 1 luglio 2009

Marchionne: per ora niente spin-off di Fiat Auto


La Fiat non ha bisogno di liquidità nel secondo trimestre ha raggiunto gli obiettivi prefissati in termini di utile operativo, afferma Sergio Marchionne. "L'obiettivo - spiega l'Ad - era di migliorare nel secondo trimestre e cosi è. Siamo ok con l'utile operativo e abbiamo fiducia che genereremo il livello di cash flow richiesto". L'eventualità di uno scorporo di Fiat Auto con relativa quotazione in Borsa è sospesa dal momento che non è andata in porto l'offerta per Opel. "Abbiamo bisogno - aggiunge l'Ad - di un piano industriale chiaro per farlo. Opel sarebbe stata un'opportunità reale, che ci avrebbe permesso di raggiungere una produzione di 6 milioni di vetture, ma non ci siamo ancora". Il cda di Fiat, lo scorso 3 maggio, aveva annunciato che se la fusione con Opel fosse andata in porto, il gruppo sarebbe stato pronto a valutare varie operazioni societarie, compreso lo spin-off di Fiat Group Automobiles. Quanto alle alleanze, Marchionne ha spiegato che la Fiat non è alla ricerca di un altro partner in Europa o Asia. Il gruppo Chrysler - ha aggiunto - ha rallentato il ritmo con il quale utilizza la liquidità dopo il 10 giugno, giorno dell'accordo con Fiat. Marchionne, diventato Ad di Chrysler, ha anche annunciato l'intenzione, sebbene la casa statunitense non sia quotata su alcun mercato, di diffonderne i dati finanziari: "Sarebbe molto utile per il pubblico, e per le persone che hanno creduto in noi, inclusi i contribuenti, sapere quello che stiamo facendo", ha affermato il manager in un'intervista a Bloomberg. Per quanto riguarda la gestione dei brand Dodge e Alfa Romeo, Marchionne ha sottolineato che "il livello di concorrenza tra questi due marchi è tremendo perché si rivolgono entrambi agli stessi consumatori. Dodge è la 'muscle car' americana, mentre Alfa è la 'muscle car' europea. E' molto importante la modalità con cui incastreremo i due marchi". Una soluzione potrebbe essere vendere modelli dell'Alfa Romeo sotto il marchio Dodge in U.S.A. e veicoli Dodge come Alfa Romeo in Europa. Tra l'altro manager delle due case hanno sostenuto la possibilità di costruire una nuova auto negli Stati Uniti sulla base della piattaforma della nuova Alfa 149. Contestualmente Marchionne ha aggiunto che la Chrysler dovrebbe essere capace di prendere il controllo della sua rete di distribuzione europea per settembre, visto che determinate attività sono ancora controllate dalla Daimler, la casa tedesca proprietaria della casa di Auburn Hills dal 1998 al 2006.
(Fonte: www.repubblica.it - 1/7/2009)

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