venerdì 3 luglio 2009
Chrysler, Marchionne potrebbe tagliare modelli a breve
L'Ad Fiat, Sergio Marchionne, intende mettere ordine nei diversi modelli di auto di Chrysler in due settimane e questo, secondo gli esperti industriali, vorrà dire mettere da parte alcuni modelli per lanciarne altri nel giro di due anni. Marchionne ha preso le redini della società U.S.A. a giugno, a seguito di un accordo che ha portato la società italiana a detenere il 20% di Chrysler, con l'obiettivo di usare la propria tecnologia per riportare in salute il gruppo americano finito in fallimento. Secondo gli esperti del settore, nel breve termine Marchionne potrà solo scartare alcuni modelli o realizzare alcuni cambiamenti sulla performance e sui prezzi dei modelli esistenti, ma nel lungo termine il manager italiano ha l'opportunità di dare smalto ai brand Chrysler introducendo nuovi modelli con design più attraenti. "Marchionne potrebbe dovere prendere decisioni molto difficili su quali modelli eliminare nel breve termine", dice Adam Jonas, analista a Morgan Stanley. "Dovrà parlare con i suoi concessionari sopravvissuti". Il numero uno del Lingotto ha detto venerdì scorso che punta ad avere "almeno una roadmap dal punto di vista dei prodotti" in 14 giorni e oggi a Bloomberg ha aggiunto che intende decidere che cosa fare con i marchi Dodge e Alfa Romeo per la fine del mese. "Il punto in cui Chrysler si trova in questo momento è di completo stallo. Ha bisogno di una spinta", sottolinea Giuseppe Berta, docente di Storia contemporanea all'Università Bocconi di Milano. Il gruppo auto U.S.A. potrebbe vendere meno di un milione di veicoli negli U.S.A. quest'anno - aggiunge Brenta - rispetto agli oltre 2 milioni del 2007, prima dello scoppio della crisi economica. Gli sforzi di riconquistare la clientela si scontrano, tuttavia, con le linee vecchie e con i problemi finanziari del gruppo, che hanno portato a un taglio dei concessionari e danneggiato la fiducia nel marchio. Fiat, da parte sua, conta di produrre e vendere la Cinquecento negli Stati Uniti a partire dal 2011, così come il modello MiTo dell'Alfa e un nuovo modello che sarà annunciato a marzo. La Cinquecento dovrà però fare fronte alla concorrenza della Mini in città quali New York nella costa Est e anche nella costa Ovest degli Stati Uniti. Mini ha venduto circa 54mila auto negli U.S.A. l'anno scorso e, secondo gli analisti, con una rete di vendite pià vasta e un prezzo più contenuto, Fiat potrebbe raggiungere l'obiettivo di 80mila vetture. "I modelli Chrysler sono vecchi e hanno poco appeal sul mercato", aggiunge Brenta. "Marchionne dovrà lavorare a una soluzione ponte in estate che gli consenta di arrivare al 2011". Per realizzare nuovi modelli di auto Chrysler occorrono almeno due anni, dicono gli analisti. I modelli che potrebbero essere sospesi nel breve termine includono Sebring e Pt Cruiser, la Jeep Compass e Patriot, mentre il Dodge Caliber potrebbe essere accantonato o ripensato. Nel lungo termine, Marchionne ha bisogno di introdurre nuovi modelli e gli analisti sostengono che una possibile ripresa del mercato delle auto negli U.S.A. e la ristrutturazione del gruppo potrebbero dargli lo spazio vitale necessario a raggiungere questi obiettivi.
(Fonte: http://it.reuters.com - 1/7/2009)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento