mercoledì 18 febbraio 2009
Nardelli: "L'alleanza con Fiat è l'opzione migliore"
La proposta alleanza con Fiat "calza perfettamente", è "l'opzione migliore", può "rafforzare" il piano di ristrutturazione della Chrysler, consentendole di seguire la strada 'stand-alone', cioè di continuare a camminare da sola, anche perchè le offre l'accesso a piattaforme per veicoli a basso consumo e la possibilità di tagliare i costi. Inoltre la partnership può favorire la creazione di posti di lavoro negli U.S.A. La più piccola delle case automobilistiche di Detroit presenta il proprio piano di ristrutturazione al Governo e chiede, date le attuali condizioni economiche, ulteriori due miliardi di dollari rispetto alla richiesta iniziale di sette miliardi, di cui solo quattro incassati. "La società avrà bisogno di cinque miliardi entro il 31 marzo", spiega l'amministratore delegato Robert Nardelli, ribadendo come un'eventuale bancarotta, che "non consigliamo", "avrebbe un effetto cataclisma". Ecco di seguito i punti principali del piano:
ALLEANZA STRATEGICA - Chrysler ha raggiunto un accordo di principio con Fiat che rappresenta un significativo benefit strategico e finanziario per gli azionisti. La proposta alleanza rafforza il piano Chrysler e consente alla società di accedere a piattaforme per veicoli più verdi, oltre a offrirle opportunità di taglio dei costi.
PRODOTTI - "La linea di prodotti è un elemento chiave del piano": Chrysler prevede 24 lanci in 48 mesi e l'introduzione di veicoli elettrici in grado di soddisfare gli standard sui consumi. "La proposta alleanza con Fiat aiuterà ulteriormente il raggiungimento di questi standard" in quanto consentirà a Chrysler di accedere alle piattaforme più piccole e 'pulite' della casa torinese. "L'alleanza farà sì che Chrysler sia in grado di ridurre le spese, sostenendo allo stesso tempo l'impegno nello sviluppo di un portafoglio prodotti in linea con la sicurezza energetica nazionale e gli obiettivi ambientali".
AZIONI DI RISTRUTTURAZIONE - Chrysler ha aggressivamente ristrutturato le proprie attività, migliorando la qualità e la produttività. Fino alla fine del 2008 i costi fissi sono stati ridotti di 3,1 miliardi, la forza lavoro è stata ridimensionata di 32.000 unità (una riduzione del 37% rispetto a gennaio 2007), la produzione è stata tagliata di 1,2 milioni di unità. Per il 2009 sono previste ulteriori azioni: una riduzione dei costi fissi pari a 700 milioni di dollari, taglio della forza lavoro di ulteriori 3.000 unità.
SINDACATI - L'accordo raggiunto con il sindacato United Auto Workers sulle modifiche degli accordi nazionali esistenti è in linea con le richieste del governo per il prestito e una volta realizzate consentiranno a Chrysler di avere una struttura dei costi di lavoro competitiva.
CONCESSIONARI - Chrysler realizzerà un taglio dei costi riducendo i margini dei concessionari.
FORNITORI - La società ha avviato un dialogo con i suoi fornitori e crede di essere in grado di ottenere sostanziali riduzioni dei costi.
MANAGEMENT - Chrysler rispetterà le restrizioni imposte sui compensi e sui benefit. Inoltre sospenderà gli incentivi ai bonus, e gli aumenti per merito.
(Fonte: www.repubblica.it - 18/2/2009)
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