domenica 17 giugno 2012

Fiat nel mondo: il punto della situazione


Fiat, negli impianti russi della ex Zil, dove avvierà una produzione di Suv, potrebbe avere due "vicini", Renault e Hyundai: lo sostiene il quotidiano Kommersant, citando rappresentanti della Zil – tuttora controllata dal Comune di Mosca – della Sberbank. La settimana scorsa è stato siglato un protocollo d'intesa che consentirà l'utilizzo delle officine ex Zil, che versano ormai in una crisi senza precedenti. Hyundai e Renault, che non hanno ancora firmato accordi con l'azienda russa, potrebbero produrre veicoli commerciali.
Il panorama delle alleanze - L'accordo stretto con Mazda per la produzione di uno spider due posti per i marchi Alfa Romeo e Mazda, da realizzare in Giappone (a Hiroshima) fra tre anni, dimostra la tempestività con cui il Lingotto esplora nuovi segmenti, sfruttando la capacità di cogliere rapidamente tutte le possibilità che offre il mercato. In quest'ottica l'operazione avviata con Chrysler ha fatto da apripista, fornendo le credenziali a Fiat per puntare su nuove joint venture con altre aziende, forte dei risultati raggiunti col marchio americano nel giro di pochi anni. Ma si tratta solo dell'inizio. La sfida che il Gruppo Fiat deve lanciare dovrà essere ancora più coinvolgente: se negli Stati Uniti i giochi sono fatti e sembrano ormai vincenti, la crisi in corso in Europa non concede molti spazi di manovra, per cui chi vuole crescere lo potrà fare solo puntando sui mercati emergenti dell'Est come Russia, India e Cina (in Brasile, invece, Fiat è leader del settore). Ecco, dunque, il panorama dei partner che ha il Lingotto tra America e Cina, passando per l'India e l'Europa. Sono escluse le nazioni dove Fiat ha stabilimenti in proprio, come il Brasile.
Stati Uniti - Dopo aver centrato anche il terzo Performance Event, ovvero la produzione di una vettura, la Dart, accreditata di un consumo medio di 40 miglia per gallone, Fiat oggi detiene il 58,5% di Chrysler. Il resto del pacchetto azionario e nelle mani del fondo sanitario del sindacato americano UAW. Secondo gli accordi sottoscritti a suo tempo, Fiat può esercitare un'opzione per acquistare le quote in tranche del 3,3% fino al 2016.
Cina - Lo sbarco nel paese Orientale ha una data recentissima: Fiat in Cina si chiama GAC Fiat, un acronimo che identifica la joint venture con la Guangzhou che in due soli anni (la società è nata infatti nel marzo del 2010) ha portato all'apertura di 91 concessionarie e 125 saloni di vendita. Ma le ambizioni in Cina sono di ben altra portata e potranno realizzarsi solo dopo l'avvio della produzione della Viaggio – prevista per fine giugno 2012 – nello stabilimento che con Guangzhou Fiat ha costruito a Changsha, nella Provincia di Hunan. Obiettivo dell'azienda è la vendita di 100mila unità nel 2013 della sola Viaggio, a cui si aggiungeranno modelli Jeep entro il 2015.
India - Con l'inaugurazione a Hyderabad (India meridionale) del primo concessionario, parte la realizzazione in India di una rete indipendente per la commercializzazione e distribuzione dei veicoli Fiat che dipende da una società controllata esclusivamente dal Lingotto. L'operazione nasce da una decisione comune di Fiat e del suo partner locale Tata Motors, che continueranno invece a produrre insieme i modelli da immettere sul mercato attraverso la joint venture costituita nel 2006. Tata, dal canto suo, avvierà la produzione dei nuovi Defender in India. Lo sviluppo della nuova rete di concessionari Fiat avverrà in modo progressivo partendo dai 178 della rete Tata affiliati Fiat, già operativi in 129 città, che costituiranno la base per le future aziende. In India, nel moderno impianto di Ranjangaon (Stato di Maharashtra) si producono la Grande Punto e la Linea, oltre che motori diesel e benzina. Secondo Bloomberg, però, la separazione tra Fiat e Tata potrebbe essere il preludio ad un fidanzamento con la Suzuki che, giova ricordarlo, di recente ha siglato accordi col Lingotto per una serie di collaborazioni mirate, tra cui la fornitura di motori Multijet. Intanto sono già pronti quasi trentamila motori Fiat da montare sulla Suv Rio dell'indiana Premier grazie ad un accordo, chiuso tra i vertici delle due aziende, che prevede la fornitura di 28mila propulsori a gasolio 1.3 litri per i prossimi tre anni.
Serbia - La Casa torinese nel 2009 ha creato Fiat Automobili Serbia in joint-venture con lo Stato serbo, che ne detiene il 33%, impegnandosi dal canto suo all'aggiornamento della fabbrica di Kragujevac con un investimento complessivo di circa 700 milioni di euro. Secondo gli accordi, Fiat Automobili Serbia quest'anno occuperà un totale di 2.443 lavoratori. La prima vettura che uscirà dagli stabilimenti serbi sarà la 500L.
Russia - Fiat-Chrysler sbarca anche in Russia in seguito al piano per la costruzione di un nuovo impianto a San Pietroburgo destinato alla produzione di Suv. Lo stabilimento sfornerà circa 120.000 vetture all'anno a fronte di un investimento di 1,1 miliardi di dollari (825 milioni di euro circa). Nell'operazione alla Fiat andrà una quota dell'80% mentre il rimanente 20% verrà destinato alla banca russa Sberbank. L'altra fabbrica coinvolta nell'operazione è nei pressi di Mosca: come accennato all'inizio, qui Fiat potrebbe avere per vicini Renault e Hyundai. Marchionne si augura di costruire la prima Jeep "russa" già l'anno prossimo.
Giappone - L'ultimo protocollo d'intesa risale al 23 maggio ed è con Mazda che, oltre alla produzione della piccola spider su base MX-5, guarda al gruppo Fiat per un'alleanza commerciale che comporterebbe una maggiore presenza internazionale grazie alla ramificata rete di vendita Fiat in Europa e U.S.A. . L'altro accordo è con Suzuki per la produzione di motori quattro cilindri a gasolio Multijet.
Europa - Fiat produce con il Gruppo PSA, in una joint venture al 50%, i veicoli commerciali compatti e medi (l'accordo andrà ad esaurirsi con il termine della produzione degli attuali modelli). Fiat Group Automobiles ha anche una joint con Crédit Agricole per i finanziamenti ai clienti di FGA, Chrysler, Land Rover e Jaguar. In Polonia, Fiat e Ford producono rispettivamente la 500 e la Ka sulla stessa piattaforma. In Turchia, Fiat e Gruppo Koc fabbricano veicoli commerciali leggeri per i marchi Fiat, Citroën e Peugeot. Un altro accordo è tra Fiat e Opel per la costruzione del Doblò e dell'omologo tedesco Combo nello stabilimento Tofas.
(Fonte: www.quattroruote.it - 29/5/2012)

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