martedì 6 luglio 2010

Fiat, 200 concessionari negli U.S.A. per la 500


La Fiat sceglierà entro settembre 200 concessionari negli U.S.A. selezionandogli tra i 2.320 della Chrysler, ma questi dovranno essere in grado di assicurare una netta separazione dei brand in termini di strutture e personale di vendita e postvendita con piani autonomi di sostenibilità del business. Il piano di Fiat è assai mirato e non riguarda tutte le zone del paese. Saranno infatti 41 stati e 125 aree metropolitane gli obiettivi, scelti accuratamente tra quelli che presentano le maggiori opportunità di mercato per una vettura piccola e modaiola qual è la 500. Una volta selezionati, questi concessionari riceveranno tutta l’assistenza possibile da parte del team che sta preparando il terreno per il ritorno di Fiat al di là dell’Oceano, capitanato da Laura J. Soave. A essere commercializzata sarà alla fine del 2010 la versione berlina della 500 seguita nel 2011 dalla versione cabriolet. Un’offerta dunque ristretta, ma di grande personalità per un business che la casa italiana vuole però preprarare nei minimi particolari ben sapendo che sarà nel mirino se solo dovesse ripresentarsi uno dei problemi per i quali la Fiat si guadagnò negli anni ’70 una divertente libera interpretazione del suo acronimo: Fix It Again Tony ovvero “Tony, riaggiustala di nuovo”. Per questo, ai concessionari viene chiesta una chiara identificazione del brand da quelli di Jeep, Dodge e Chrysler, ma anche capacità finanziaria e gestionale diversa da quella che impiegano con gli altri marchi. In questo il portavoce di Chrysler, Ralph Kisiel è stato chiarissimo: “I concessionari dovranno dimostrare come commercializzare, vendere e seguire i veicoli Fiat attraverso un nuovo modello di assistenza”. Entro due mesi la mappa della nuova rete Fiat sarà completa e vedremo se la nuova organizzazione metterà in grado la 500 di conquistare anche gli americani.
(Fonte: www.omniauto.it - 6/7/2010)

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