martedì 18 maggio 2010

Primi risultati della "cura Marchionne": Chrysler restituisce 1,9 miliardi di dollari al Tesoro U.S.A.


Chrysler Holding ha restituito al Tesoro americano 1,9 miliardi di dollari. Lo ha comunicato ai mercati il Dipartimento guidato da Timothy geithner sottolineando che la cifra rimborsata è "decisamente superiore" delle attese. Sono i primi risultati ottenuti da Sergio Marchionne da quando con la Fiat ha assunto il controllo del gruppo di Detroit. Pochi giorni fa lo stesso Marchionne, presentando i dati trimestrali della Chrysler, aveva detto che ottimisticamente il ritorno in Borsa dell'azienda americana avrebbe anche potuto essere anticipato. I dati che arrivano dalle vendite auto in America sono migliori di quanto i manager avevano previsto. Il pagamento fa sì che la vecchia Chrysler e Chrysler Financial non abbiano più obblighi con l'amministrazione americana nell'ambito del Tarp, il piano salva finanza da 700 miliardi di dollari. La nuova Chrysler, quella che ha preso vita dopo la bancarotta e con l'alleanza con Fiat, deve al governo americano 7,1 miliardi di dollari. Dei 14,3 miliardi di dollari - ricorda il Tesoro in una nota - concessi a a Chrysler dalla fine del 2008, l'amministrazione ne ha ricevuti indietro 3,9 miliardi. Il prestito da 4 miliardi di dollari, a cui si riferisce il rimborso odierno "era stato originariamente stanziato il 2 gennaio 2009 a Chrysler Holding, la casa madre della vecchia Chrysler. Il prestito era andato in default quando la vecchia Chrysler ha fatto ricorso alla bancarotta. A Chrysler Holding facevano capo sia Chrysler Financial sia 'Old Chrysler'. Il Tesoro non si attendeva di recuperare nulla su tale prestito. Separatamente da questo finanziamento e dal suo rimborso - aggiunge il Dipartimento guidato da Timothy Geithner -, nel gennaio 2009 il Tesoro ha concesso un prestito da 1,5 miliardi di dollari a Chrysler Financial, prestito che è stato interamente rimborsato con gli interessi nel luglio 2009".
(Fonte: www.tgcom.mediaset.it - 17/5/2010)

Nessun commento:

Posta un commento