lunedì 10 maggio 2010

Marchionne: Chrysler meglio del previsto negli U.S.A.


Chrysler va meglio del previsto e se continuerà così potrebbe superare gli obiettivi fissati. Oltre a poter ritornare privata prima del previsto. Sergio Marchionne, amministratore delegato della casa americana e di Fiat, resta comunque «cauto: non cambieremo» le stime «fino alla fine di settembre» afferma durante la conference call convocata da Chrysler per illustrare i risultati del primo trimestre, presentati ufficialmente lo scorso aprile. Dall’andamento di Chrysler e della performance dell’economia dipenderà anche la tabella di marcia per il ritorno in Borsa del costruttore statunitense. L’ipo - ribadisce Marchionne - resta una priorità: «Lo faremo al momento giusto». Un miglioramento di Chrysler più forte del previsto potrebbe comunque velocizzare la quotazione. «Il primo trimestre è stato incredibilmente buono. I dati sono incoraggianti» commenta l’amministratore delegato di Chrysler, precisando che la buona notizia è che «l’industria ha ormai toccato il fondo». Chrysler ha chiuso il primo trimestre 2010 con un utile operativo di 143 milioni di dollari e un flusso di cassa positivo di 1.490 milioni di dollari. I ricavi sono aumentati a 9.687 milioni di dollari, in rialzo del 3% dai 9.434 milioni del quarto trimestre del 2009. L’ebitda modificato è stato pari a 787 milioni di dollari (pari all’8,1% dei ricavi), mentre la perdita netta si è significativamente ridotta a 197 milioni di dollari. La liquidità al 31 marzo 2010 si è rafforzata a 7.367 milioni di dollari grazie al cash flow di 1.490 milioni nel trimestre, portando la liquidità totale disponibile a 9,8 miliardi di dollari. Confermando il break-even o il profitto operativo nel 2010, Chrysler osserva come nei primi tre mesi dell’anno «le vendite americane sono aumentate mese su mese con la quota di mercato in aumento di 100 punti base dal quarto trimestre 2009 al 9,1% per il primo trimestre 2010. Le vendite a livello mondiale sono salite rispetto agli ultimi tre mesi dello scorso anno spinte dal marchio Jeep (+14%) e da Ram (+10%)». Con la ripresa economica e l’arrivo di nuovi modelli le vendite potrebbero rafforzarsi ulteriormente: Chrysler introdurrà in giugno la nuova Jeep Grand Cherokee, la cui produzione è stata avviata lo scorso fine settimana. Per l’intero 2010 Chrysler prevede vendite per 1,6-1,7 milioni di veicoli a livello globale, con ricavi per 40-45 miliardi di dollari. Chrysler prevede il raggiungimento del break-even o un utile operativo di 200 milioni di dollari. «Lavoro duramente per centrare» gli obiettivi, spiega Marchionne rispondendo alle domande degli analisti. I primi 10 mesi alla Chrysler sono stati una «grande esperienza: i prodotti e la distribuzione sono e restano la priorità». A contribuire al miglioramento della performance di Chrysler è stata anche la riduzione degli incentivi di circa 1.500 dollari a veicolo. Nel primo trimestre infatti Chrysler ha speso circa 3.500 dollari in sconti e finanziamenti agevolati, meno dei 5.000 a veicolo dello stesso periodo dello scorso anno.
(Fonte: www.lastampa.it - 10/5/2010)

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