giovedì 4 marzo 2010

Per Chrysler-Lancia monovolume, Suv e una berlina di lusso


L’integrazione dei marchi è ormai avviatissima e sempre più evidente, come testimonia al Salone di Ginevra lo stand comune tra Lancia e Chrysler. Presto arriveranno sui mercati anche i primi frutti concreti dell’alleanza con Detroit, sebbene in Fiat nessuno ne voglia parlare in attesa che sia Marchionne a svelare personalmente i dettagli del piano-prodotti, il 21 aprile, agli analisti. Già circolano tuttavia parecchie indiscrezioni e qualche certezza, mentre Olivier François (che è presidente di Chrysler e Ceo di Lancia) e Lorenzo Sistino (capo operativo del brand Fiat, dunque pilastro del progetto) lavorano in simbiosi da tempo, con il responsabile delle piattaforme e del prodotto Harald Wester, sulle comuni strategie industriali. Prima certezza: Chrysler Europa sta riorganizzando l’intera rete commerciale, che comprende anche il gioiello Jeep, integrandola con quella del Lingotto. Il marchio Dodge scomparirà dal Vecchio Continente e tutti i prodotti Dodge avranno sul cofano il logo Fiat. Il modello che inaugurerà la nuova filosofia è un grande Suv di concezione e tecnologia americana, la Nitro, una sorta di «piccolo Hummer» che già in autunno sarà venduta anche in Italia col nuovo look torinese. Il primo passo è un logo, bisognerà attendere la primavera 2011 per trovare sul mercato una vettura dal Dna «misto», ancora concettualmente Made in U.S.A. però con motori ecologici Fiat e stile rivisto secondo canoni più europei. E’ il Dodge Journey, un monovolume di dimensioni medio-grandi (e con capienza fino a 7 posti) destinato a rimpiazzare il Fiat Ulysse, che si avvia a fine ciclo. Per il Lingotto, tradizionalmente molto forte nei segmenti piccoli e medi (come il C-Compact inaugurato dalla Giulietta), si rivelerà preziosa la piattaforma delle grandi vetture americane. La prossima edizione della Sebring, ambiziosa berlina declinata anche in versione cabrio, sarà il primo vero esempio di modelli generati dalla nuova famiglia Chrysler-Lancia e sintetizzerà - sempre l’anno prossimo - il completamento fisiologico dell’integrazione. Il brand Lancia, ormai poco riconosciuto in Europa, verrà limitato ai confini nazionali, dove conserva tutto il fascino della sua storia ricca d’innovazione. E comunque, grazie alla futura Sebring e se tutto andrà secono i programmi, il marchio tornerà ad offrire una berlina di prestigio (battezzata Chrysler in Europa) erede di modelli, come la Thema, che in passato hanno riscosso grande successo. Seguiranno l’introduzione commerciale sul mercato italiano del monovolume Voyager marchiato Lancia e le nuove generazioni Jeep, a cominciare dal Grand Cherokee completamente rinnovato. Lo sbarco in U.S.A. di Alfa Romeo, ipotizzato «probabilmente per il 2012», è tuttora subordinato alla realizzazione dell’ammiraglia che dovrebbe nascere dal telaio della imponente Chrysler 300C: ma sarà decisivo soprattutto il risvolto industriale, quindi la possibilità di produrre in U.S.A. le vetture del Biscione. Altrimenti l’operazione slitterebbe, non avendo il necessario sostegno economico (cioè garanzia di redditività). Si prospettano, dunque, molte novità di prodotto, legate o svincolate dalle sinergie del Lingotto con Auburn Hills. Proprio il 2011 sarà un anno chiave. Arriverà l’erede della Ypsilon, più grande e a 5 porte per «assorbire» anche i clienti della Musa. Ormai deliberata sulla piattaforma della Punto Evo, avrà un look giovane che cavalca le tendenze e una vocazione moderna da crossover. Nei mercati fuori dall’Italia si chiamerà ovviamente Chrysler. Si lavora, però ancora senza certezze produttive, a una versione «familiare» della 500 con dimensioni maggiorate per farne un’auto da famiglia. Nel 2012 debutterà la nuova generazione Panda, vettura altamente strategica e di volumi importanti. Subito dopo dovrebbe esordire un innovativo monovolume compatto Fiat, già in embrione (LO), pronto a raccogliere il testimone di Idea e Multipla, mutuando un po’ della formula di entrambi i modelli.
(Fonte: www.lastampa.it - 4/3/2010)

Nessun commento:

Posta un commento