sabato 23 aprile 2011

Fiat-Chrysler, l'accelerazione sorprende i media internazionali


«Un accordo più rapido e più economico di quanto ci si aspettava»: così scrive Automotive News nel dare come "Top News" sul suo sito web la notizia dell'accordo raggiunto da Fiat con Chrysler e i suoi altri azionisti per acquisire nel secondo trimestre un altro 16% della casa automobilistica U.S.A. sborsando 1,27 miliardi di dollari. La rivista automobilistica di Detroit fa notare che tre fonti al corrente della vicenda avevano detto la scorsa settimana che Fiat contava di pagare per questa ulteriore quota circa 1,5 miliardi di dollari e che l'accordo sarebbe stato chiuso nei prossimi mesi. Ma c'è stata un'accelerazione. Automotive News ha subito informato i suoi abbonati con e-mail di allerta. «Fiat alzerà la quota in Chrysler al 46% in una mossa per ottenere la maggioranza», titola in evidenza sulla homepage l'agenzia americana Bloomberg, sottolineando che si rafforzano le chance dell'ad Sergio Marchionne di ottenere il controllo del gruppo automobilistico U.S.A. prima di procedere alla vendita di azioni. "Marchionne – prosegue Bloomberg – conta di aumentare la quota Fiat al 51% entro la fine del 2011", mentre prepara l'azienda di Auburn Hills (Michigan) per un'Ipo. "Lo stanno facendo molto prima di quanto pensavo fosse possibile", dice a Bloomberg Eric Hauser, un analista di Credit Suisse a Londra. La notizia dell'accordo Fiat-Chrysler è subito sulla prima pagina del Wall Street Journal online: «Fiat alzerà quota in Chrysler del 16%». Il prezzo che Fiat paga per acquisire l'ulteriore 16% valuta Chrysler a 7,9 miliardi di dollari, nota il Wsj. L'esercizio dell'opzione call "porterà Fiat un passo più vicino al suo obiettivo di possedere almeno il 51% di Chrysler". Tempestiva anche la BBC: «Fiat alza la partecipazione in Chrysler al 46% in un accordo da 1,27 miliardi di dollari». La mossa rilancia le congetture su «un eventuale takeover quest'anno». Più assertivo il Financial Times: «Fiat si è avvicinata al controllo di Chrysler». Il francese Les Echos mette sulla copertina web un grosso richiamo con il marchio Fiat in bella evidenza: «Fiat acquisterà un 16% supplementare di Chrysler». Fiat era già presente stamattina sulla stampa internazionale per i risultati del primo trimestre 2011. «Gli utili del primo trimestre battono le attese», ha titolato il Financial Times. Il Ft mette in evidenza che l'utile della gestione ordinaria è salito del 9,1% e che si tratta dei primi risultati dopo lo scorporo di Fiat Industrial. Risultati trainati dai marchi di lusso come la Ferrari. La BBC ha dato spazio alle dichiarazioni di Marchionne sull'impatto della crisi in Giappone: «Fiat avverte che il terremoto in Giappone farà calare la produzione europea di auto», fino a 100.000 unità, a causa delle difficoltà sul fronte dell'offerta di componentistica (radio, navigatori satellitari). Marchionne ha aggiunto che si attende il ritorno alla normalità in ottobre. Fiat ha fatto anche sapere che ha dovuto ridurre il numero di colori offerti ai clienti perché non riesce ad avere certi pigmenti prodotti in Giappone. Il previsto rallentamento della produzione a causa del Giappone è segnalata sul Wall Street Journal e sul Washington Post, che pubblica un'Ap: «Fiat: il terremoto in Giappone potrebbe ridurre i volumi europei di 50.000-100.000 unità». Un lancio Bloomberg sul San Francisco Chronicle punta sui risultati: «L'aumento degli utili nel primo trimestre spinto da vendite Ferrari e Brasile». «Fiat triplica il suo utile netto grazie a Ferrari, Maserati e alle sue attività in Brasile», titola ancora Les Echos.
(Fonte: www.ilsole24ore.com - 21/4/2011)

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