martedì 26 aprile 2011

Obama: "il potenziale del metano è enorme"


L'auto a metano è stata ufficialmente promossa dal Governo degli Stati Uniti. In un discorso alla Georgetown University sulla situazione delle fonti di approvvigionamento dell’energia utilizzata negli U.S.A., il Presedente Barack Obama ha detto che "il potenziale del metano è enorme". Poche parole, ma di fondamentale importanza per l'industria dell'auto, perché se il suo secondo mercato al mondo (il primo è oggi rappresentato dalla Cina) decidesse di appoggiare l'auto a metano potrebbero cambiare gli equilibri tra costruttori. Se gli Stati Uniti varassero incentivi vantaggiosi per l'acquisto di auto a metano, altri Stati potrebbero seguirne l'esempio e quei pochi produttori che hanno già una gamma a metano potrebbero guadagnare nuovi margini di mercato nel breve periodo, mentre quelli che non ne dispongono potrebbero cambiare le proprie strategie di prodotto nel medio-lungo periodo. Una notizia che fa piacere soprattutto a Fiat, che possiede il 30% di Chrysler e che è leader nella trazione a metano. Sergio Marchionne ha detto chiaramente che vuole trasformare le Chrysler vendute negli U.S.A. in auto anche a metano e che se il Lingotto non ha investito nell'auto elettrica è proprio perché crede che nell'immediato ci siano altre fonti d'energia. "Oggi il metano rappresenta un'alternativa razionale alla benzina ed è in grado di fornire una soluzione di breve termine per l'ambiente sulla strada dell'elettrificazione dei veicoli", aveva detto il manager, che ha sollecitato di persona il governo federale affinché vari incentivi per il metano e costruisca le infrastrutture necessarie. Ed ora, le parole di Obama sembrano dargli supporto.
LE PAROLE DI OBAMA - Come rende noto l'Osservatorio Metanauto, struttura di ricerca sul metano per autotrazione, Obama ha detto che "oggi, per quel che riguarda le nuove fonti energetiche abbiamo diverse opzioni. La prima è il metano. Recenti innovazioni ci hanno permesso di sfruttare grandi riserve di metano, che potrebbero essere sufficienti per 100 anni". Riguardo il Natural Gas Act, provvedimento approvato dal Congresso lo scorso anno, Obama ha dichiarato: "L’anno scorso più di 150 membri del Congresso di entrambi gli schieramenti hanno promosso provvedimenti legislativi che prevedevano incentivi per l’uso di metano invece di carburanti derivati dal petrolio; chiedo ai membri del Congresso ed a tutte le parti interessate di continuare su questa strada". Nella stessa occasione il presidente americano ha inoltre dichiarato che il governo federale degli Stati Uniti dal 2015 acquisterà solo veicoli ad alimentazione alternativa. "Abbiamo già raddoppiato il numero dei veicoli ad alimentazione alternativa che fanno parte della flotta federale, che è una delle maggiori dell’intero paese".
I COMMENTI - I commenti a queste dichiarazioni non si sono fatti attendere. "Esprimiamo il nostro apprezzamento per le parole del Presidente, che ha riconosciuto il ruolo di primaria importanza giocato dai veicoli a metano per mettere fine alla dipendenza dal petrolio del nostro Paese", ha detto Douglas Clark, presidente di NGVAmerica (l’associazione americana che intende promuovere lo sviluppo del mercato dei veicoli alimentati a metano). "Come dice il Presidente - ha aggiunto Clark - abbiamo importanti riserve di metano qui in America; incentivare l’uso di veicoli a metano non solo ridurrebbe la nostra dipendenza dal petrolio, le emissioni di gas serra e l’inquinamento, ma permetterebbe grandi risparmi per i consumatori e per le flotte. Lo scorso anno, infatti, l’uso di veicoli a metano ha permesso di risparmiare 360 milioni di galloni di petrolio solo negli Stati Uniti; con ulteriori incentivi da parte del governo federale questo dato potrebbe crescere fino a 1.6 miliardi di galloni di petrolio entro il 2015". "Le parole del presidente Obama sono una conferma dell’importanza strategica del metano per diminuire la dipendenza energetica dal petrolio", ha dichiarato Dante Natali, presidente di Federmetano e dell’Osservatorio Metanauto. "Questo discorso è valido anche per il nostro Paese, che, rispetto agli Stati Uniti, può vantare una rete distributiva del metano per autotrazione più diffusa ed in costante crescita, ed un’offerta di veicoli alimentati a metano che copre i diversi segmenti del mercato automobilistico", ha aggiunto.
(Fonte: www.omniauto.it - 14/4/2011)

1 commento:

  1. Questo blog è molto interessante perché oltre ad essere un diario di bordo aggiornato, raccoglie anche notizie di contorno ed approfondimenti che consentono di meglio capire le condizioni che hanno determinato le scelte Fiat nell’investire in Chrysler e nel mercato statunitense. Per esempio, la descritta apertura dell’amministrazione Obama verso il metano testimonia un atteggiamento governativo favorevole alle impresa che investe in mobilità sostenibile nel breve termine, in parole povere “è una prova di buon governo che attira l’impresa”. Voglio spingermi oltre considerando l’intera vicenda (ben descritta dal blog) del progetto Fiat Chrysler per sostenere che questa straordinaria iniziativa di cui Fiat si è fatta promotrice è stata possibile perché l’amministrazione Obama l’ha sostenuta con grande determinazione, liberalità e buon senso. Analogo sostegno è venuto dal governo italiano o da quello tedesco per l’affare Opel, per esempio? No. Cosa ne ha guadagnato il governo statunitense? Risanata un’azienda icona, salvati i suoi posti di lavoro, promosso la produzione di veicoli più ecologici, incassato interessi sui prestiti concessi, creata la condizione per attirare capitali privati verso un’azienda più forte. Cosa ne ha guadagnato l’Italia e l’Europa? Il bilancio non mi sembra altrettanto positivo. Eppure Fiat sta svolgendo una strepitosa azione di marketing dell’italianità nel mondo.

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