sabato 16 aprile 2011

Dodge Charger: avrà un motore Alfa Romeo


La partnership Fiat-Chrysler va avanti e in questo caso riguarda il marchio Dodge, che secondo un annuncio del gruppo Chrysler dovrebbe utilizzare sulla prossima versione del Charger un nuovo motore TBi turbo a quattro cilindri, che nello è stato sviluppato da Alfa Romeo. Si tratta di un modello speciale da 1.75 litri, che è stato già visto montato sulla Giulietta e la 159, così come anche sulla 4C Sport Coupé che è stata ultimamente presentata qualche settimana fa nel corso del Salone di Ginevra 2011. Sorpresi tutti i media americani perchè Alfa Romeo non è ancora conosciuta molto bene. La Dodge Charger 2011 ha un nuovo frontale che eredita dalla Durango con una mascherina con la croce cromata, mentre il paraurti è stato affinato per migliorare l’aerodinamica. Il cofano motore è stato realizzato in alluminio ed è stato ribassato e reso più aggressivo. Il parabrezza risulta più inclinato e i fianchi della vettura sono più muscolosi tramite la presenza dei parafanghi allargati con grandi ruote in lega da 18 pollici. Inedita la coda con i nuovi gruppi ottici formati da 164 luci LED che percorrono tutta la parte posteriore. Nella parte bassa c’è il doppio sistema di scarico realizzato in acciaio inox e che è stato integrato nell’estrattore d’aria. Secondo quanto stabilito, il Tbi della Dodge Charger svilupperà una potenza massima di 225 Cv e una coppia di 340 Nm ad un regime di 1.900 giri. La casa automobilistica di Detroit ha garantito che questo motore è in grado di raggiungere o addirittura superare le prestazioni di qualsiasi V6 da 3 litri, mantenendo però i consumi bassi tipici di un quattro cilindri. Secondo l’annuncio americano, il passaggio da 0 a 100 km orari avviene in 8.1 secondi.
(Fonte: www.allaguida.it - 4/4/2011)

1 commento:

  1. Questo annuncio è un buon esempio di come FIAT e Chrysler intendono portare avanti l'integrazione tecnologica sui prodotti delle rispettive gamme nel ripetto delle specifiche competenze che ciascuna azienda possiede. Sembra inoltre che inizi a delinearsi il disegno di integrazione organizzativa: la progettazione dei marchi FIAT ed Alfa, delle tecnologie di motorizzazione ecologica (FPT e VM)dovrebbe riferirsi al know how dei teams di Torino, la progettazione dei marchi Chrysler, Dodge e Jeep dovrebbe riferirsi al know-how dei teams di Detroit che potrebbero contribuire anche a ridare all'Alfa la trazione posterire, il team di progettazione delle architetture e piattaforme, e parti comuni potrebbe essere un team congiunto di tipo transatlantico. Capiremo con il dipanarsi delle notizie l'evoluzione del progetto organizzativo.

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