venerdì 26 febbraio 2010
Affidabilità: Dekra premia il Gruppo Fiat
"Le vetture di più recente produzione, come Fiat Grande Punto, Fiat Idea, Alfa Romeo 159 e Lancia Ypsilon, cioè quelle su cui il Gruppo ha, a suo tempo, avviato la scommessa di rilancio, mostrano un livello qualitativo decisamente consistente". E' quanto si legge nell'ultima edizione del 'Rapporto Dekra sull'affidabilità dell'usato che conferma la crescita di qualità delle auto prodotte dal Lingotto e ipotizza che, "dopo aver effettuato le prime revisioni per Fiat 500, Alfa MiTo e Lancia Delta, questi modelli potranno riservare piacevoli sorprese nelle classifiche individuali ed in quella assoluta". Il Rapporto, redatto in Germania in collaborazione con l'autorevole rivista tedesca Auto Motor und Sport sulla base dell'analisi di 15 milioni di revisioni in Germania su 150 modelli, ha visto primeggiare nella categoria delle piccole la Opel Corsa D e nella classifica assoluta l'Audi A6. I due modelli italiani Fiat Grande Punto e Alfa Romeo 159 si collocano però nella Top 10 della classifica individuale sulla fascia di percorrenza 0-50.000 km, mentre la Lancia Ypsilon e l'Idea sfiorano l'inserimento nelle prime dieci. "Particolarmente interessante - conclude il Rapporto Dekra - la valutazione dei parametri di difettosità nei 5 gruppi di componenti dell'auto (impianto frenante, sospensioni sterzo, motore emissioni, luci impianto elettrico, carrozzeria abitacolo) che vengono valutati per la classifica. Le auto su cui il Gruppo Fiat ha maggiormente investito mostrano un livello di difettosità decisamente inferiore alla media del segmento ed in alcuni casi addirittura migliore rispetto a modelli di classe superiore e alto di gamma". Citando le più recenti vetture del Gruppo Fiat, il Rapporto Dekra commenta: "Tali dati lasciano ben sperare per il futuro e fanno ipotizzare che - dopo aver effettuato le prime revisioni per Fiat 500, Alfa MiTo e Lancia Delta - questi modelli potranno riservare piacevoli sorprese nelle classifiche individuali ed in quella assoluta".
(Fonte: www.repubblica.it - 24/2/2010)
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