martedì 16 febbraio 2010

Marchionne: Alfa Romeo potrebbe tornare negli U.S.A. nel 2012


A Torino, anzi a Toronto, si ricomincia a parlare del ritorno di Alfa Romeo negli Stati Uniti. Il marchio del Biscione, che aveva lasciato l'America nel 1995 con la fama di essere di "scarsa qualità" e che dal 2003 è stato più volte chiamato in causa per riattraversare l'Atlantico, avrebbe una nuova data limite: il 2012. Sarebbe questo l'anno indicato dall'amministratore delegato del Gruppo Fiat, Sergio Marchionne, come quello giusto per "rientrare". Un'affermazione, rilasciata alla stampa canadese, che oltre a lasciare in sospeso le mire di Volkswagen tranquillizza gli stessi manager Alfa Romeo, sulle cui teste pende da tempo una sorta di "Spada di Damocle". Gli scarsi volumi di vendita del marchio sono stati più volte al centro delle osservazioni polemiche di Marchionne, determinato a risvegliare la classe dirigente del brand più controverso del Gruppo torinese. La rivincita americana del Biscione, però, sarebbe strettamente legata all'offerta di prodotto. Secondo Marchionne i prossimi due anni sarebbero sufficienti per ricostruire una gamma Alfa Romeo adeguata al mercato americano e che tuttavia non comprenderebbe la Giulietta. La vettura, che debutterà al Salone di Ginevra (4-14 marzo), non sarebbe inclusa nella strategia americana, che invece prevedrebbe un assiduo scambio di piattaforme tra Alfa Romeo e Chrysler. Secondo Automotive News, nel futuro di Alfa Romeo c'è una berlina basata sulla Chrysler 300C che prenderà il posto della 166. Questo modello, che sarebbe pronto nel 2013, verrebbe assemblato a Brampton, in Ontario, proprio accanto a Chrysler 300C e Dodge Charger. Oltre agli Stati Uniti, che avrebbero un ruolo chiave nel ritorno dell'Alfa in America, ci sarebbe anche il Canada a ricoprire un ruolo da protagonista. Indiscrezioni che verranno confermate o smentite il prossimo 21 aprile, giorno in cui Fiat presenterà il Business Plan dei suoi prossimi quattro anni.
(Fonte: www.autonews.com - 15/2/2010)

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