giovedì 29 gennaio 2009
Jim Press: "Fiat-Chrysler potenza globale"
L'alleanza della Chrlysler con la Fiat rafforzerà le probabilità della casa automobilistica Usa di ricevere ulteriori 3 miliardi di dollari in aiuti statali mettendola nelle condizioni di diventare "una potenza globale". E' con segnali ottimistici che il presidente di Chrysler, Jim Press, ha voluto illustrare martedì scorso ai giornalisti il progetto approntato con il gruppo del Lingotto. Sebbene riconosca che alcuni aspetti restano da determinare, come la condivisione di tecnologie e piattaforme produttive, l'intesa consentirà di dare vita a "una vera potenza globale". Secondo Press l'accordo renderà il governo federale americano "molto più fiducioso che la restituzione dei prestiti avverrà nei tempi previsti". Negli Usa, un fattore critico dell'erogazione di aiuti pubblici alle case automobilistiche è proprio nella capacità che sono in grado di dimostrate sulla successiva restituzione. "Pensiamo che l'alleanza con Fiat non solo ci darà molta fiducia - ha proseguito Press, incontrando i giornalisti all'aeroporto internazionale di Baltimora - ma ancor più di questo ci farà davvero puntare verso un piano di prosperità, sarà una vera potenza globale". Dal governo Usa Chrysler ha già ricevuto aiuti per 4 miliardi di dollari. "Sono fiducioso che con questo piano il 31 marzo saremo in grado di dimostrare di poterci aggiudicare" anche i 3 miliardi supplementari, per prestiti complessivi pubblici che così salirebbero a 7 miliardi di dollari. Press respinge le critiche di chi sostiene che gli aiuti statali Usa andrebbero a vantaggio del gruppo italiano. "I fondi prestati non andranno alla Fiat, ma alla Chrysler che è una società americana". Piuttosto il Lingotto "sta facendo una scommessa assieme ai contribuenti americani per sostenerci e rilanciarci nel futuro". "Così facendo stanno aiutando a salvare l'industria dell'auto Usa", ha detto Press, sottolineando che tecnologie e i modelli della casa italiana consentiranno a Chrysler di impartire una decisa accelerazione sui cruciali piani di sviluppo nei modelli piccoli, più economici nei prezzi e nei consumi.
(Fonte: www.tendenzeonline.info - 28/1/2009)
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