giovedì 22 gennaio 2009

Dopo Chrysler, PSA (o BMW)?


Secondo alcuni, l'alleanza con Chrysler non impedirà di concludere ulteriori accordi globali, se non addirittura fusioni, con altri player automobilistici internazionali. I maggiori candidati sembrano essere PSA e BMW.
Prima di Natale c'era chi scriveva: "L’alleanza con i transalpini potrebbe essere più facile da un punto di vista finanziario per gli azionisti di maggioranza del gruppo torinese, poiché la capitalizzazione borsistica di Fiat Group è circa doppia rispetto a quella di PSA Groupe; rimangono tuttavia dubbi circa il lato industriale di una simile alleanza. In primo luogo la stessa PSA è forte solo sul mercato europeo, come Fiat, e vende circa l’85% delle vetture su tale mercato; i transalpini non sono presenti negli Stati Uniti e hanno una quota del 3,5% nel mercato cinese. La gamma dei due gruppi è sovrapposta e c’è il rischio di “cannibalizzazione” di molti modelli; inoltre non sarebbe coperto l’alto di gamma essendo entrambe le case automobilistiche focalizzate sui segmenti meno elevati. Possono queste debolezze essere più importanti del fatto che si creerebbe comunque un gruppo produttore di 5,5 milioni di veicoli l’anno con il ruolo di leader sul mercato europeo? La risposta non è automatica e nel caso sarà mai effettuato tale merger, sarà lo stesso mercato a dare la sentenza.
La seconda ipotesi di fusione è quella con i tedeschi di BMW Group. In questo caso la dimensione del nuovo gruppo sarebbe inferiore alle stessa che l’amministratore delegato di Fiat ha detto necessaria per poter sopravvivere in un mercato globale; insieme i tedeschi e gli italiani produrrebbero circa 4 milioni di veicoli l’anno e probabilmente questo dimensionamento non sarebbe sufficiente ad avere le economie di scala sufficienti per competere. L’aggregazione con BMW Group avrebbe però dei punti di forza; il gruppo tedesco è forte laddove Fiat è debole, in particolare nell’alto di gamma. Attualmente Lancia e Alfa Romeo sono in crisi e hanno insieme una quota di mercato europea pari ad un terzo di quella di BMW o Mercedes. Il fatturato dei due gruppi è simile e supera i 50 miliardi di euro l’anno, ma il settore auto di Fiat è circa il 60% di quello di BMW. Ci sarebbe inoltre il problema della capitalizzazione borsistica, che risulta essere più che doppia per il gruppo tedesco rispetto a quello italiano"
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Parole ancora attuali? Chi vivrà vedrà!...
(Fonte: www.ilsussidiario.net - 22/12/2008)

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