venerdì 11 dicembre 2009

Marchionne ai dirigenti Fiat: «Il peggio è passato»


«Il peggio è passato, possiamo ricominciare a pensare al futuro in modo più sereno. Possiamo cominciare di nuovo a pianificare un percorso di crescita». Così l'ad del Lingotto, Sergio Marchionne, ha concluso il suo intervento nel tradizionale appuntamento di fine anno del gruppo dirigenti Fiat, l'associazione che riunisce i managers delle varie società. All'incontro, che è stato seguito da circa 2.000 persone, in sala ed in collegamento video streaming da più di 300 sedi del Gruppo nel mondo, hanno partecipato il presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo e il vice presidente John Elkann «Il 2009 - ha detto Marchionne - è stato uno di quegli anni che il nostro Gruppo ricorderà a lungo. La crisi economica internazionale ha spazzato via le condizioni di base sulle quali avevamo disegnato i nostri programmi. I mercati in cui operano i nostri settori hanno raggiunto ovunque livelli molto bassi, con alcuni crolli drammatici. Ma il 2009 - ha aggiunto - è stato anche un anno carico di significato, perchè ha messo alla prova le capacità della Fiat. Ci ha costretti a fare i conti con l'emergenza e a rimettere di nuovo tutto in discussione. Ha dimostrato quanto a fondo abbia inciso il cambiamento culturale che è stato introdotto nel Gruppo. Ha dimostrato il valore dei leader che guidano questa azienda». «Il Gruppo ha reagito senza pensarci troppo e senza chiedere aiuto a nessuno. Abbiamo varato una severa azione di contenimento dei costi e abbiamo ripensato i nostri piani alla luce di una situazione d'emergenza - ha proseguito l'ad del Lingotto - tutto quello che è stato fatto ci permetterà di chiudere l'anno secondo le previsioni e di ottenere un margine della gestione ordinaria che è uno dei più alti tra i nostri concorrenti». Nel suo intervento, Marchionne ha poi osservato come «il 2009 non solo ha messo solo alla prova la nostra capacità di gestione dei problemi, ma ha messo anche in luce i valori che guidano le nostre scelte. Abbiamo preferito gestire la situazione limitando al massimo le conseguenze sulle persone. Ci siamo sempre sforzati di trovare un giusto punto di equilibrio tra logiche industriali e responsabilità sociale». «Ma la Fiat, da sola, non può fare tutto - ha precisato - se vogliamo davvero risolvere i problemi, soprattutto in Italia, bisogna che tutti gli attori coinvolti prendano coscienza che la realtà è totalmente cambiata. Bisogna che tutti siano disposti ad assumere la propria parte di responsabilità. Infine, ricordando che «quella con Chrysler è stata senza dubbio la più grande operazione compiuta quest'anno. Se non avessimo raggiunto questo accordo, i nostri piani per il futuro sarebbero molto diversi e molto meno ambiziosi. Il destino delle due aziende è oggi legato a doppio filo ed entrambe avranno enormi benefici», per quanto riguarda le previsioni per il prossimo anno, Marchionne non ha nascosto che restano molte incertezze legate all'andamento dei mercati e all'evoluzione dell'economia mondiale. «Dovremo continuare a convivere con un contesto fatto di alti e bassi. Ma il peggio è passato, possiamo ricominciare a pensare al futuro in modo più sereno. Possiamo cominciare di nuovo a pianificare un percorso di crescita», ha concluso.
(Fonte: www.ilsole24ore.com - 11/12/2009)

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