lunedì 18 aprile 2011

Ranieri Honorati (Fiat): il motore a biometano sarà ecologico come quello elettrico


Sull'auto ecologica del presente e del futuro, le idee sono molte e un po' confuse. Elettrica, ibrida, o a metano/gpl? Queste sono le principali tecnologie che stanno segnando il prossimo terreno di scontro tra le case automobilistiche, sempre più impegnate a definire i contenuti della “mobilità sostenibile”. Tutti i principali costruttori di veicoli stanno elaborando qualche strategia per ridurre le emissioni di CO2 (lo impone l'Europa) e uscire gradualmente dalla dipendenza petrolifera. Il cosiddetto “downsizing” dei motori, con cilindrate minori e consumi ridotti, è già una realtà per molti modelli, così come le campagne informative per insegnare agli automobilisti uno stile di guida più amico dell'ambiente. Intanto, si stanno diffondendo le alimentazioni alternative ai carburanti tradizionali: per esempio, circa il 15% delle auto vendute da Fiat in Italia nel 2010, senza incentivi, possiede la doppia alimentazione benzina/metano (fonte Jato Dynamics). A spiegare il punto di vista del Lingotto è Ranieri Honorati, responsabile marketing delle flotte di casa Fiat.
L'auto ecologica è un tema sempre più frequente nell'agenda di tutte le case automobilistiche: lei come interpreta il concetto di “mobilità sostenibile”?
Significa soddisfare il bisogno crescente di mobilità, riducendo l'impatto ambientale della vettura nel suo ciclo di vita. Secondo la nostra filosofia, non esiste un'unica soluzione per la mobilità sostenibile, ma una combinazione di tecnologie tradizionali e alternative. Per questo motivo, l'impegno di Fiat spazia dall'innovazione sui propulsori benzina e diesel per migliorare l'efficienza e ridurre le emissioni, allo sviluppo di nuove alimentazioni, fino a coinvolgere il cliente per educarlo a uno stile di guida più responsabile, efficiente ed ecologico.
Proviamo ad allargare un po' l'orizzonte: secondo lei quale sarà l'auto a basse emissioni più diffusa tra dieci o quindici anni (gpl/metano, elettrica, ibrida)?
L'analisi “well to wheel” (dal pozzo alla ruota, ndr), che confronta tra loro le diverse soluzioni tecnologiche, non solo per l'efficienza del veicolo, ma anche per produrre, trasportare e immagazzinare la fonte d'energia, dimostra che lo sviluppo del metano, attraverso il biometano generato da fonti rinnovabili, porterà vantaggi ecologici analoghi a quelli dell'alimentazione elettrica. Quest'ultima, però, ha dei punti aperti difficili da superare, in particolare i costi, i tempi di ricarica e i limiti di percorrenza.
Però alcuni concorrenti, come Renault e Toyota, stanno investendo moltissimo sulle vetture elettriche o ibride. Quali sono i principali vantaggi e svantaggi di queste tecnologie?
Ritengo che si possa correre un rischio nello spostare tutta l'enfasi su questa tecnologia, che può essere una delle più promettenti a lungo termine, ma non l'unica. Basti pensare al seguente limite: oggi con cento kg di celle elettriche, si riescono a percorrere solo cento km. Focalizzarsi esclusivamente nel promuovere questo tipo di trazione, potrebbe portare a un incremento dei costi senza benefici immediati e concreti.
Fiat è la casa automobilistica con le più basse emissioni medie di CO2 in Europa, già sotto il limite di 135 g/km fissato dall'Unione Europea per il 2015. Il lancio di nuovi modelli derivati da Chrysler (con dimensioni e cilindrate maggiori), soprattutto nel marchio Lancia, potrebbe compromettere questo primato?
Certamente, da un lato, il lancio di nuovi modelli con dimensioni e cilindrate maggiori aumenterà i livelli di emissioni di CO2 su alcune vetture, ma dall'altro lato, le innovazioni tecnologiche sull'efficienza dei propulsori benzina/diesel e la leadership nelle alimentazioni alternative, ci permettono di mantenere solidamente il nostro primato. Pensiamo, per esempio, alla 500 TwinAir, che emette 95 grammi di CO2 per ogni km percorso, o alla Punto con il motore Multijet di seconda generazione da 90 g/km.
Recentemente, Fiat ha introdotto un motore a benzina più potente (120 cv) sul nuovo Doblò Natural Power. Crede che altri modelli adotteranno questo propulsore?
La tecnologia Natural Power su un propulsore turbo sarà estesa a nuovi modelli. L'approccio di Fiat è ampliare l'offerta, combinando tecnologie tradizionali e alternative. Per proporre un altro esempio, in futuro applicheremo il bicilindrico TwinAir a un motore Natural Power per raggiungere un livello d'emissioni pari a 80 g/km.
Pensa che esista un'ansia da autonomia anche per i veicoli a benzina/metano, dovuta al numero insufficiente di distributori di metano nel nostro Paese (in particolare, fuori dei principali centri urbani)?
La doppia alimentazione nasce proprio dalla necessità di abbinare ai vantaggi del metano, la facilità di rifornimento della benzina, per fornire una soluzione confortevole anche nelle zone dove i distributori a metano sono meno diffusi. In questo modo il metano non rappresenta un vincolo imprescindibile per il cliente, ma un'opportunità per ridurre i costi e le emissioni di CO2.
(Fonte: www.b2b24.ilsole24ore.com - 7/4/2011)

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