sabato 12 aprile 2014

La Torino dell'auto guarda oltre FCA


Torino oltre FCA. Il cuore creativo della città continua a fare ricerca nel settore dell’automotive. Questo grazie al tessuto industriale già presente sul territorio rimasto a disposizione di chi vuole fare innovazione. Tra questi ci sono gli studenti e i ricercatori dell’I3P, l’incubatore di imprese del Politecnico di Torino che, tra i tanti progetti, stanno anche sviluppando le automobili del futuro.
Beond, il quadriciclo anti-traffico - Risolvere il problema della congestione del traffico attraverso l’uso di veicoli piccoli, leggeri, sicuri e puliti è l’obiettivo di BeonD (Be On Drive), spin off del Politecnico sostenuto da numerosi partner tra cui Michelin e Magneti Marelli. In questo momento, il team di ricercatori sta lavorando alla realizzazione di XAM 2.0, un quadriciclo elettrico biposto super tecnologico dai bassi consumi e dalla grande autonomia: 400 km a una velocità massima di 80 km all’ora. Il segreto è un «range extender», ossia un piccolo motore a benzina con un serbatoio di 10-15 litri molto efficiente in grado di ricaricare le batterie se la percorrenza giornaliera supera i 70 km. «Il costo sarà intorno ai 15-25mila euro» dice il presidente Massimiliana Carello, «Perché dentro inseriremo molti dispositivi di sicurezza, come l’Abs e l’airbag, che non sono nemmeno richiesti dalle normative vigenti per questo tipo di veicolo. Ma noi ci stiamo portando avanti». Parallelamente BeonD è attiva nella sperimentazione di materiali molto leggeri in fibra naturale e rocciosa per i telai e la carrozzeria: «Dalla termoplastica riciclabile alla fibra di lino, il nostro fine ultimo è quello di ridurre il peso dei veicoli e, di conseguenza, i loro consumi» spiega Carello.
Leap, il software che non sbaglia sull’ambiente - L’impatto ambientale è, al giorno d’oggi, un requisito sempre più importante per tutti i prodotti. Lo sanno bene i costruttori di automobili che, da qualche anno, sono obbligati a ridurre le emissioni di anidride carbonica delle loro vetture. Leap, startup fondata dall’imprenditore Fabio Mallamo, si propone di dare una risposta a questo bisogno con un nuovo software in grado di progettare motori automobilistici di ultima generazione, ibridi ed elettrici compresi, a costi contenuti. «Già dalla fase iniziale, il programma guida le decisioni di sviluppo, prevedendo le emissioni inquinanti, i consumi di combustibile e i principali indici di prestazione delle diverse soluzioni adottate» dice Mallamo «Così non si fanno sbagli, si riducono i tempi e, soprattutto, i soldi investiti».
Aria compressa - Si chiamano «reti pneumatiche a basso consumo» e sono quei sistemi che permettono di risparmiare fino all’80% di energia nelle catene di montaggio. «Con i nostri dispositivi siamo in grado di ridurre del 70% l’utilizzo di aria compressa necessaria per spostare e lavorare i prodotti sulle linee produttive» spiega Matteo Martinelli, amministratore delegato di Safen, la società che sviluppa idee innovative nel campo dell’ingegneria meccanica. «In particolare, riusciamo a controllare i fluidi e contenere lo spreco di energia, che invece viene riutilizzata, aumentando l’efficienza del processo». Un risultato non da poco, considerando che proprio l’aria compressa è una delle voci di costo più pesanti per le aziende dell’automotive nella fase produttiva.
Il valore delle idee - Dunque, c’è chi parte e chi rimane. E una delle poche ricette per restare è quella di puntare sulle idee, quelle buone, che possono modernizzare le cose creando indotto e posti di lavoro. Mille, per la precisione: è questo il numero dei nuovi impieghi che l’I3P è riuscito a creare dal 1999 a oggi, nonostante la crisi. BeonD, Leap e Safen non sono che tre delle tante eccellenze ospitate a Torino, esempi di un’Italia che sta cambiando e della nuova imprenditoria capace di rinnovarsi e di crescere.
(Fonte: http://motori.corriere.it - 3/4/2014)

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