giovedì 29 settembre 2011

Chrysler-UAW, il contratto slitta fino a metà ottobre


Nulla di fatto, ed è la seconda volta, nella trattativa per il rinnovo del contratto dei lavoratori della Chrysler. Il sindacato americano del settore, l’Uaw presieduto da Bob King, ha deciso di approfondire prima il confronto con la seconda «major» U.S.A., ossia la Ford. Il contratto di lavoro del Uaw con General Motors, Chrysler e Ford riguarda 113.000 lavoratori ed è scaduto il 14 settembre scorso. Il sindacato ha raggiunto un accordo preliminare solo con Gm, in base al quale il colosso di Detroit riaprirà un impianto in Tennessee, aumenterà i salari di ingresso e distribuirà un bonus di 5 mila dollari. Nei giorni scorsi Chrysler avrebbe indicato che il contratto di Gm è troppo costoso per la più piccola delle case di Detroit, anche se si è detta d’accordo sul legare maggiormente i salari ai profitti. Avrebbe inoltre proposto un bonus di 3.500 dollari Chrysler e Uaw hanno deciso di estendere per la seconda volta, dopo quella della scorsa settimana con lo strappo fra l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, e King, la scadenza del contratto di lavoro attuale, mentre lavorano al suo rinnovo. Il contratto sarebbe dovuto scadere mercoledì. La casa automobilistica americana e il sindacato dei metalmeccanici non hanno specificato la durata dell’estensione, anche se secondo quanto riportato dal Detroit News , la proroga sarebbe di quattro settimane, con l’augurio delle parti di concludere comunque prima di metà ottobre. Nei giorni scorsi, Chrysler avrebbe indicato che il contratto di Gm è troppo oneroso per la più piccola delle case di Detroit, anche se si è detta d’accordo sul legare maggiormente i salari ai profitti. «Le negoziazioni con Chrysler mettono il Uaw in una posizione delicata - ha scritto Automotive News , la bibbia del settore - Il sindacato controlla il 41% di Chrysler tramite il fondo Veba. Chrysler insiste su un contratto che non aumenti i costi di lavoro e che la metta in una posizione competitiva rispetto ai rivali». Secondo le stime del Center for Automotive Research , il costo di lavoro orario medio, inclusi i benefit, è in Chrysler di 49 dollari, a fronte dei 58 di Ford e dei 56 di Gm. Negli impianti americani di Toyota i compensi orari medi sono di 55 dollari, in casa Hyundai 44 dollari. Lo stallo nelle trattative per il contratto di Detroit, il declassamento di Moody’s e più in generale il poco positivo momento politico- economico del Paese hanno avuto anche ieri pesanti ripercussioni sul titolo Fiat che, dopo lo scivolone del 6,22% dell’altroieri, ha chiuso a -4,5%. Pesanti anche Industrial (-5,73%) ed Exor (-6,41%). Sul fronte più propriamente industriale notizie positive per il Lingotto arrivano dalla Serbia. «La produzione in prova del nuovo modello Fiat, denominato per ora L-zero, nello stabilimento di Kragujevac - ha annunciato Antonio Cesare Ferrara, nuovo responsabile dell’impianto e amministratore delegato di Fiat Autobili Srbija (Fas) - comincerà nella seconda metà di ottobre, mentre l’avvio della produzione in serie è prevista entro la prossima estate». Ferrara, che ha preso il posto a Kragujevac di Giovanni De Filippis, nominato responsabile Fiat a Mosca, ha aggiunto che la presentazione ufficiale del nuovo modello avverrà al Salone dell’automobile di Ginevra nel marzo 2012, e in quella occasione verrà reso noto anche il suo nome. Ferrara ha sottolineato il grande sforzo per la ristrutturazione del vecchio stabilimento della Zastava, con la ricostruzione di 1,4 milioni di metri quadrati di superficie e il rinnovamento di 400 mila metri quadrati di tetto. La produzione annua prevista è di 250 mila veicoli, in due modelli. L’investimento di Fiat, unitamente al governo serbo, è di oltre un miliardo di euro. Il piano prevede 2.400 operai nell’impianto di Kragujevac, rispetto ai mille attuali.
(Fonte: www.lastampa.it - 23/9/2011)

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