Gli Stati Uniti e il Canada escono da Chrysler e Fiat diventa il primo azionista della casa automobilistica americana con il 53,5%. L’obiettivo è ora salire al 58,5% entro la fine dell’anno, con il raggiungimento dell’ultimo "performance event" previsto dall’accordo con Chrysler, la produzione di una vettura ecologica con tecnologia Fiat. L’operazione è un ulteriore passo nell’avvicinamento di Fiat e Chrysler: a breve, il 26 luglio, il Lingotto presenterà per la prima volta i conti consolidati con Chrysler e l’amministratore delegato, Sergio Marchionne, dovrebbe presentare al consiglio di amministrazione la nuova struttura di governo del gruppo, con quattro manager regionali e uno "steering committee" per la supervisione delle attività. Fiat ha acquistato la quota del Canada per 125 milioni di dollari e quella del Tesoro americano per 500 milioni di dollari. Il Dipartimento guidato da Timothy Geithner ha accettato di cedere a Fiat tutti i diritti che gli spettano in forza dell’Equity Recapture Agreement per 75 milioni di dollari. «Con la chiusura di oggi, il governo americano esce dal proprio investimento in Chrysler almeno sei anni prima del previsto. È un risultato importante e un’ulteriore prova del successo delle azioni dell’amministrazione - afferma il Tesoro - per assistere l’industria automobilistica americana, che hanno aiutato a salvare milioni di posti di lavoro nella peggiore crisi dalla Grande Depressione». L’acquisizione dell’1,5% del Canada e del 6% del Tesoro consentono a Fiat di salire al 53,5% su base diluita. «In seguito all’acquisizione del 16%» in Chrysler «il 24 maggio 2011, Fiat ha il diritto di scegliere quattro membri del consiglio di amministrazione. La Fiat ha comunicato l’8 giugno 2011 di non voler esercitare il diritto di nominare un ulteriore direttore ma di riservarsi il diritto di farlo in qualsiasi momento. Con l’acquisizione della maggioranza» di Chrysler, «Fiat ha il diritto di scegliere la maggioranza dei direttori del consiglio di amministrazione». La Fiat ora guarda avanti, a salire al 58,5% entro la fine dell’anno. Marchionne sta preparando una nuova struttura di management per le due case automobilistiche con la quale delegherà parte del potere a dei manager regionali. Marchionne sta valutando al creazione - secondo indiscrezioni - di quattro aree - Europa, Nord America, Asia-Pacifico e America latina - ognuna con un manager. I numeri uno dei singoli marchi dovranno lavorare a stretto contatto con i manager regionali e sarà creato uno "steering committee" di 25 persone per guidare Fiat e Chrysler.
(Fonte: www3.lastampa.it - 21/7/2011)
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